L’Italia continua ad essere uno dei mercati chiave per il contrabbando di sigarette, che incide per il 6% sul totale in commercio e che, ogni anno, fa registrare quasi un miliardo di euro di introiti in meno nelle casse dello Stato. Sono questi i dati emersi nel corso del convegno promosso a Roma da British American Tobacco (Bat) Italia dal titolo “Il contrabbando di sigarette come fenomeno transnazionale: flussi e connessioni tra Italia e Grecia”, al quale sono intervenuti anche il sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia ed il deputato Cosimo Maria Ferri. Del mercato illegale, secondo lo studio condotto dall’Universita’ di Trento e da Intellegit e commissionato da Bat Italia, il 60% e’ rappresentato dalle cosiddette ‘illicit withes’, ovvero marchi prodotti lecitamente in Paesi extra Ue e contrabbandati sul mercato illecito dei Paesi dell’Unione europea. “Il fenomeno del contrabbando in Italia mostra un’evoluzione ciclica ma stabile – ha dichiarato Andrea Conzonato, ad di Bat Italia – addirittura in leggero calo rispetto al 2016. Un andamento positivo ascrivibile principalmente a due fattori: gli elevati controlli delle forze dell’ordine sul territorio, e delle politiche regolatorie e fiscali equilibrate”.