“È un grandissimo errore, un favore alle ecomafie e un danno all’economia pulita la norma che riapre fino a tutto il 2015 i termini degli ultimi condoni edilizi nazionali per la Campania approvata ieri dal Consiglio regionale, nonostante la ferma e dura opposizione di Pd e centrosinistra”. Così Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commentando l’ennesima sanatoria edilizia che arriva dalla Campania. “Si tratta – ha continuato – di una vera e propria sanatoria che ‘regalerà’ nuovi pesanti colate di cemento alla Campania e non risparmierà neanche le zone maggiormente vulnerabili, come la Penisola Sorrentino-Amalfitana e la zona rossa del Vesuvio, foraggiando le ecomafie. Iniziative di questo tipo mandano al Paese un pericoloso messaggio di tana libera tutti”.
Realacci ha dunque sottolineato che alto è il rischio di abusivismo. “Nel 2003 – ha ribadito – generò ben 40 mila nuove case illegali, con un incremento della produzione abusiva superiore al 41% tra 2003 e 2001. E come se non bastasse l’abusivismo alimenta una vera e propria filiera del cemento illegale, non a caso l’81% dei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose in Campania dal 1991 a oggi vede tra le motivazioni un diffuso abusivismo edilizio, speculazioni immobiliari e pratiche di demolizione inevase. E come denunciato da Legambiente con 838 reati accertati (oltre il 15% del totale nazionale), 952 persone denunciate e 300 sequestri la Campania guida la classifica nazionale dei reati legati al ciclo del cemento. Per fermare la piaga dell’abusivismo edilizio che ha ricoperto il Paese di cemento illegale e foraggia le casse dell’ecomafia, è necessario dire un chiaro e secco ‘No’ a nuovi condoni e abbattere senza indugi gli immobili costruiti abusivamente. Mi auguro che il Governo intervenga contro questo ennesimo tentativo di condono edilizio”.