«Sul condono per Ischia, abbiamo ripristinato la normalità perché noi di Forza Italia da 15 anni conduciamo questa battaglia», commenta il senatore forzista di Lacco Ameno Domenico De Siano. Lui e altri 5 azzurri campani non hanno gradito l’apparente voltafaccia dell’altra sera in commissione: quando i colleghi di FI si sono uniti al Pd, a Leu e ai dissidenti grillini mandando sotto il governo proprio per «ridurre il danno» del condono per Ischia inserito nel decreto Genova. E così ieri in aula, con i voti di FI, c’è stato il ribaltone del ribaltone. Nel M5S, il dissidente Gregorio De Falco ha mantenuto il punto e ha votato con le opposizioni (ma per il voto finale si allinea alla maggioranza) mentre altri 7 grillini non hanno votato. Ora però i «traditori» conclamati sono sotto osservazione dei vertici M5S. Il vicepremier Di Maio affiderà oggi al capogruppo Stefano Patuanelli il compito di espellere immediatamente Gregorio De Falco per il voto contrario al condono. Un nome corteggiato, voluto e ora ripudiato, con accuse pesanti come quelle ripetute ieri dal sottosegretario Stefano Buffagni: «Il Movimento deve tenere in piedi i conti del Paese, non quelli della famiglia De Falco».