Sono quattro i presunti concorsi truccati della Asm di Matera contestati dalla Procura nell’inchiesta che ha portato a trenta provvedimenti restrittivi di cui 22 arresti (due in carcere, venti ai domiciliari, fra cui il presidente della Regione, Marcello Pittella). Secondo gli inquirenti sono caratterizzati da abusi di ufficio, rivelazione di segreti di ufficio e falsi in atti pubblici (sia per soppressione che ideologici) ed il direttore generale della Asm, Pietro Quinto, viene ritenuto il ”dominus”.
In particolare, durante la conferenza stampa, si è posta l’attenzione come caso emblematico sulla procedura concorsuale per un posto a tempo indeterminato da dirigente amministrativo che è stato vinto da tre persone. Uno è il vincitore effettivo mentre gli altri due risultano anch’essi vincitori attraverso il sistema dello scorrimento delle graduatorie e delle convenzioni fra Asl di Puglia e Basilicata che ha determinato l’assunzione di altri due candidati, utilmente classificati, presso altri presidi sanitari.
Per questa vicenda è indagato il commissario della Asl di Bari Vito Montanaro (al momento dei fatti era direttore generale della stessa azienda) che è stato posto agli arresti domiciliari. Gli altri concorsi sotto la lente di ingrandimento riguardano otto posti di assistente amministrativo riservato esclusivamente a disabili, un posto a tempo indeterminato a dirigente amministrativo presso il Centro oncologico regionale di Rionero in Vulture, due posti a tempo indeterminato per dirigente medico di otorinolaringoiatria.
Secondo gli inquirenti i punteggi venivano ”taroccati” con ”precisione matematica” e venivano così creati verbali ideologicamente falsi. Inoltre, in alcuni casi, venivano distrutti i verbali con i precedenti punteggi dei candidati raccomandati con la complicità dei segretari delle commissioni, depositari per legge dei verbali sulle sedute di valutazione dei titoli e di correzione degli elaborati.