Di Gerardo Granito –
Questa volta le ritorsioni politiche non riguardano questo o quel movimento politico, bensì il sud dell’ Italia e la sua nobile gente che, scegliendo una forza politica piuttosto che un’altra, i media fanno insistentemente passare come arretrata culturalmente, ignorante, assistenzialista e “piagnona” per natura.
Che vogliano “ex abrupto” dimenticare i disastri politici compiuti da tutte le classi politiche succedutesi in questi anni?
Che vogliano distoglierci dai privilegi medioevali accumulatisi negli anni e di cui ancora gode l’intera classe politica italiana, nessuna esclusa?
Non c’era modo migliore, ci stanno riuscendo appieno !
Non c’e’ organo di informazione che non sottolinei il voto degli italiani del sud come assolutamente anacronistico, proveniente da ambienti degradati e di basso profilo culturale .
Non vorrei, per ovvi motivi di ritorno storico, tornare con la mente ai momenti post unitari e cioè a quando si negava, e si nega ancora nei manuali di storia della grande editoria del nord, dello splendore culturale dell’illuminismo napoletano.
Ciò che è avvenuto il 4 marzo è un segnale di maturità del Sud che, rigettando le logiche clientelari poste, puntualmente, in termini di ipocrite promesse, ha bocciato consapevolmente quella corrotta classe politica.
I milioni di voti espressi dalle nostre genti proverrebbero tutti da milioni di uomini ignoranti, analfabeti e culturalmente arretrati ?
Beh ! Se è così io sono uno nessuno e centomila di questi milioni !!!
Evito di scendere nei particolari del programma politico dell’espressione elettorale che tanto consenso ha avuto nel nostro sud e, magari, appuntare riserve su questa o quella proposta.
Ciò che mi premeva sottolineare è la dignità delle genti del nostro Sud che nessuno può più permettersi di avvilire con le solite elucubrazioni di alcuni ambienti politici che ancora intendono usare il nostro sud come serbatoio di voto per le logiche affaristiche del nord Italia.
Prendano atto questi ambienti che Giolitti è morto.