Chi conosce la tombola, evidentemente avrà sentito parlare almeno una volta anche del bingo. Si tratta infatti di un gioco molto simile, che a differenza del primo assume perlopiù i connotati del gioco d’azzardo e viene praticato in sale apposite, che devono essere autorizzate dallo Stato. Tutte le vincite derivanti da questo gioco, infatti, sono soggette a controlli fiscali, motivo per il quale i set di palline numerate utili per le estrazioni vengono sostituiti periodicamente, di solito dopo qualche migliaio di partite. Già, il bingo funziona proprio come la tombola e ai giocatori non spetta una vasta libertà di scelta. Tutto ciò che deve fare un partecipante al gioco è limitarsi a segnare sulle cartelle a propria disposizione i numeri che vengono enunciati sul tabellone principale.
I numeri sono 90, esattamente come nella tombola. L’origine è la medesima. Sapere qual è il significato dei numeri della Smorfia Napoletana può rendersi necessario se in sala viene stabilito di indicare la denominazione di un numero piuttosto che il numero in sé per sé, giusto per rendere l’atmosfera più folkloristica. Nel bingo si vince solo con gli equivalenti della cinquina e della tombola, premio che in questo caso prende proprio il nome di ”bingo”. L’etimologia del termine è sicuramente curiosa: all’inizio il gioco si chiamava “beano”, dal termine inglese “bean”, cioè ”fagiolo”, ma per errore ci fu chi, preso dall’esaltazione della vittoria, urlò “bingo!” invece di “beano!” da allora il gioco ha iniziato a diffondersi paradossalmente con questo nome.
Rispetto alla tombola, il bingo presenta diversi premi in più, nonostante l’assenza di ambo, terno e quaterna. Sono tutti legati al premio finale e variano a seconda della quantità di numeri estratti prima che un giocatore marchi tutti i numeri su una cartella. Il bingo One, ad esempio, viene messo in palio al raggiungimento di una quota stabilita da ogni sala ed è costituito da una piccola percentuale dell’incasso di ogni partita. Il bingo One Extra raddoppia il bingo One per chi effettua bingo nella 46ª o 47ª pallina estratta, con un valore del 50%, il Super bingo premia chi fa bingo prima di 38 estrazioni e via dicendo.
In Italia il bingo è arrivato alla fine degli anni ’90. Tuttavia, negli ultimi tempi il numero delle sale fisiche presenti sul territorio nazionale è andato diminuendo e oggi si attesta sul paio di centinaia. Ciononostante, il gioco continua ad essere molto conosciuto e praticato nel resto del mondo, tanto che ne esiste anche una versione alternativa, precisamente in America, dove i giocatori hanno attinto da alcune regole inventate in Georgia. Negli USA può capitare quindi di giocare con cartelle composte da 25 numeri anziché da 15. I numeri totali sono 75 e non 90.
Insomma, ovunque si giochi, il bingo rimane pur sempre il bingo. Le regole, infatti, non cambiano anche perché il gioco si basa sempre e comunque su delle semplici estrazioni. Può variare la forma, ma non la sostanza. Anche in periodo di crisi, il bingo resiste e continua a far divertire migliaia di giocatori ogni giorno. Sperare in un’evoluzione di un gioco così radicato nella tradizione, però, è impensabile.