La DIA di Napoli ha sequestrato beni per un valore di 100 milioni di euro – tra società, beni immobili ed autovetture – a uno storico imprenditore casertano del settore del calcestruzzo, Letizia, affiliato al clan dei Casalesi.
Le indagini degli uomini della Direzione investigativa antimafia hanno accertato che l’imprenditore Alfonso Letizia era il punto di riferimento del clan dei Casalesi, fazione Bidognetti e Iovine, in quanto metteva stabilmente a disposizione della “famiglia camorristica” i propri impianti di produzione del calcestruzzo e le proprie strutture societarie, ottenendo, di contro, dall’organizzazione mafiosa, l’ingresso nel novero delle aziende oligopoliste presenti sul mercato casertano.
In particolare, il clan, avvalendosi della capacità di assoggettamento e intimidazione derivante dal vincolo associativo, imponeva sui cantieri controllati le forniture di calcestruzzo provenienti dalle loro aziende (in provincia di Caserta a partire dall’anno 2000).