Fausta Testaj
Al Piccolo Teatro della Città di Catania gestito da Tuccio Musumeci Gianni Salvo ed Orazio Torrisi il 3 e 4 Dicecembre sarà in scena :”CENTOMILA,UNO, NESSUNO (la curiosa storia di Luigi Pirandello)” che vede sul palcoscenico come unico protagonista Giuseppe Pambieri diretto da Giuseppe Argirò il quale ne ha curato anche la drammaturgia, l’aiuto regia è di Stefania Chessa e le Videoproiezioni sono di Claudio Ammendola e Sara Angelucci. La messa in scena è uno spettacolo/reading durante il quale un eccezionale Giuseppe Pambieri, mette in risalto in maniera appassionata ed ironica gli aspetti meno conosciuti di uno dei più grandi Drammaturghi del Novecento, Luigi Pirandello, delineandone un ritratto inedito anche attraverso la voce dei suoi stessi personaggi.
- Buon pomeriggio Pambieri in questa messa in scena di :”CENTOMILA, UNO, NESSUNO”che ha come sottotitolo (la curiosa storia di Luigi Pirandello) per la regia e la drammaturgia di Giuseppe Argirò lei fa conoscere al pubblico sopratutto il mondo interiore dello scrittore Siciliano, quindi chi viene al Piccolo Teatro Della città di Catania il giorno 3 e 4 cosa si deve aspettare ?
R: Intanto si aspetta uno spettacolo sicuramente seducente, nel senso che c’è un pò la storia della vita di Luigi Pirandello(del quale quest’anno ricorre il centenario della morte)raccontata però attraverso gli episodi meno conosciuti come il rapporto col padre, quello con la madre, quello con Maria Stella questa specie di donna di casa che per Pirandello è stata determinante perchè è quella che gli ha insegnato tutto dato l’assenza del padre e della madre , scopriamo anche Pirandello che spia il padre che se la fa con una cugina e da lì nascono delle cose tremende, il rapporto terrificante che ha avuto con la moglie, all’inizio è nato come un rapporto d’interesse, lui aveva bisogno di soldi e questa era ricca di famiglia però poi è subentrata la follia di questa donna con cui lui è rimasto tutta la vita e tante altre notizie sul suo mondo interiore, come scriveva, come nasceva la sua scrittura.
In questo spettacolo/reading di un’ora e 20 minuti quali monologhi porta in scena per raccontare Il grande Drammaturgo?
R: Io ad un certo punto stacco dal leggio e recito un pezzo famoso, il racconto della lucertola, tratto dalla commedia:” Non si sa come” , poi :” I SEI PERSONAGGI” dove la figura del padre è riassunta in una specie di monologo drammaturgico infatti Argirò ha assemblato dei pezzi del testo e glieli ha aggiunti, poi c’è una sintesi :” dell’UOMO DAL FIORE IN BOCCA” e per finire Cotrone “ DAI GIGANTI DELLA MONTAGNA”
In questi ultimi anni purtroppo i Teatri di tutta Italia stanno passando un periodo di crisi, Lo Stabile di Catania ha addirittura una situazione debitoria di tredici milioni di euro, lei che ha centrato la sua attività attoriale soprattutto sul teatro ha paura di questa situazione?
R: E beh! Tutti abbiamo paura perchè la situazione da qualche anno a questa parte si è ribaltata prima si facevano tournèe di 3-4 mesi adesso fai un mese e mezzo e va già bene, gli Stabili pur avendo più sovvenzioni non hanno soldi, i Comuni hanno ridotto la programmazione perchè anche loro non hanno soldi e sono costretti a fare solo cose smaccatamente comiche perchè la gente vuole questo in momento di crisi per cui si perde il contatto con il teatro importante, quello dei grandi classici.Io ad esempio adesso ho fatto il Re Lear con un grandissimo successo però è chiaro che è faticoso fare questi spettacoli dove ci sono 12-13 attori, per la produzione diventa un grosso impegno, speriamo che le cose cambino.
Che rapporto ha Giuseppe Pambieri con la città di Catania?
R: AH! Bellissimo a Catania ho fatto diversi spettacoli come:” Il FU Mattia Pascal”, “La Bisbetica domata”che feci allo Stabile nel 1983 dove c’era anche mia moglie Lia Tanzi, “ l’Apollo” che feci sempre allo Stabile lì oltre mia moglie c’era anche Fioretta Mari e tanti altri spettacoli tutti di gran successo ho veramente dei bei ricordi quindi il mio rapporto con Catania è intensissimo, è d’affetto molto forte anche perchè ho un nonno siciliano di Ravanusa, anzi avevo, di conseguenza in me c’è anche un pò di sangue siciliano.Quest’anno dovevo anche tornare a lavorare allo Stabile con lo spettacolo:” Classe di ferro” con Paolo Bonacelli e la regia di quello che stava per diventare il direttore artistico, Giovanni Anfuso,faremo lo spettacolo al Parioli a Catania è stato rimandato per i motivi che sappiamo tutti è chiaro che se Giovanni Anfuso l’anno prossimo sarà confermato direttore artistico del vostro Teatro Stabile ci vedremo lì.
Anni fa ho visto proprio allo Stabile uno spettacolo con lei sua moglie Lia Tanzi e sua figlia Micol sulla vita di Anna Frank e devo confessarle che è stata una delle poche volte che ho pianto al teatro tanto mi avete coinvolta
R: Eh si, quello era un bellissimo spettacolo veramente molto coinvolgente, ricordo anche che mentre eravamo a Catania in occasione proprio di questo spettacolo Micol ha avuto un attacco di Labirintite, aveva le vertigini, gli girava la testa ed abbiamo gioco forza dovuto saltare una recita.
Lei è 42 anni che fa teatro P: non ho 42 anni ma sono 42 anni che faccio teatro F: anche se lei è ancora giovanissimo P: ma è così P: aspetti di più di 42 anni ma che diciamo io ho 72 anni compiuti adesso, ho cominciato a 21 anni quindi sono 52 anni che faccio teatro. A questo proposito volevo chiederle se riesce ancora ad entusiasmarsi nel fare questa professione?
R: Ma insomma mi piace, evidentemente c’è un vizio nella testa che mi fa propendere per fare il teatro, per buttarmi in questi personaggi, per viverli, oltretutto ora ho avuto delle critiche strepitose per questo Re Lear e mi fa molto piacere perchè io avevo fatto Edmund di Strehler ed arrivare a fare Re Lear è stato un bel traguardo, l’anno prossimo lo riprendo speriamo di venire anche in Sicilia.
Da qualche parte ho letto che sua moglie ha fatto un’esperienza come costumista è vero?
R: Come costumista e regista l’anno scorso abbiamo fatto :”Antigone- Cronache da un teatro di guerra” è uno spettacolo semplicissimo con 5 attori è andato in scena a Segesta e ha fatto il record assoluto di presenze, quello che attira di questo spettacolo è sopratutto il tema, Antigone attrae molto i giovani, vorrei riprenderlo anche a breve perchè è proprio bello, è moderno, ci siamo ispirati a Sofocle ma sopratutto a Danuile che ha scritto un’Antigone moderna molto interessante noi abbiamo mischiato le due cose ed è venuto molto bene.Vorrei però tornare a parlare di questo spettacolo su Pirandello al quale tengo molto perchè è uno dei nostri più grandi, se non il più grande , drammaturgo del 900 e non lo si conosce ancora bene, sopratutto in privato, questo spettacolo è un’occasione per entrare dentro il suo mondo in occasione della ricorrenza del centenario della morte e poi perchè con Argirò che è quello che ne ha curato la regia e la drammaturgia abbiamo anche fatto:” l’Infinito Giacomo” anche questa una pièce di grandissimo successo è 6 anni che giro con questo spettacolo e sono sempre pronto a riprenderlo perchè ovviamente di Leopardi si può parlare sino al tremila dopo Cristo, sappiamo che importanza ha anche lui.
Per fare conoscere meglio L’uomo Pambieri ai lettori del SUDONLINE, vorrei che lei mi descrivesse una sua giornata tipo, quando non lavora
R: Nel divano non ci sto, abbiamo 2 cani, una è morta ed alla nostra vecchia Bianchina ora si è aggiunto un cucciolo di 7 mesi che ho trovato Sant’Andrea di Conza in Irpinia quindi ci sono da curare i cani, farli correre sopratutto il cucciolo poi con mia moglie stiamo in casa volentieri non amiamo la vita mondana, sto molto in casa vedo le partite, qualche amico e basta anche perchè noi come può immaginare abbiamo un lavoro che ci porta ad un contatto frenetico con le persone che ti assalgono in camerino, ti fanno i complimenti anche in modo un pochino pompato, molti sono sinceri ma molte cose che ti dicono sono anche un pò così per cui mi piace la tranquillità, vivere anche un attimo ripensando a noi stessi, a quello che siamo, a quello che abbiamo fatto e fermarsi un pò tranquilli a casa.
E per finire questa gradevole conversazione mi chiedevo se la vedremo prossimamente in televisione
R: Adesso no e mi dispiace molto perchè è un periodo abbastanza lungo che non faccio televisione, qualche spazio tra uno spettacolo teatrale e l’altro ci sarebbe, speriamo che si accorgano, che mi chiamino presto per fare qualcosa, io delle cose le ho proposte ma lì devi avere santi in paradiso, politica, cose tremende poi è chiaro che io sono anche un nome e non mi posso mettere a fare la cosina e quindi è diventato complicato perchè io non vado a fare in uno spettacolo le cose piccole che mi hanno offerto, se c’è una bella cosa, un bel ruolo , un bel personaggio, torno a farla volentieri anche perchè la televisione mi ha dato grande popolarità con Incantesimo 10 e prima ancora Le Sorelle Materassi , Ligabue, le inchieste del commisario Migret, La scuola delle mogli, affari di Famiglia e così via, la televisione è importante quindi io spero di continuare a farla.F: sabato 3 andrò crtamente a vedere lo spettacolo P: Aspetti quand’è a Catania F: Sabato 3 e Domanica 4 c’è la pomeridiana P: Si è vero infatti io venerdi 2 sono a Lamezia con il Re Lear, faremo qualche altra piazza e poi con lui finiamo , quindi sarò il 3 e 4 a Catania con Pirandello e tornerò sempre con Pirandello in Sicilia A Marzo ancora però non so le date nè le città posso solo dirle che una cttà sicura è Marsala ma non so la data.