«NESSUNO STUDIO scientifico ha provato, a oggi, un nesso tra l’esposizione alle radiazioni dei cellulari e danni alla salute dell’uomo». Così si esprime Corrado Galli, docente all’Università di Milano, presidente della Società italiana di tossicologia (Sitox). Una sentenza del TAR del Lazio nei giorni scorsi annunciava di aver accolto il ricorso dell’Associazione prevenzione e lotta all’elettrosmog, invitando i ministeri (Ambiente, Salute e Istruzione) campagne informative. Ora registriamo la posizione dei tossicologi secondo i quali le precauzioni sono utili ma i timori ingiustificati in quanto le emissioni dei telefonini, secondo le conoscenze attuali, sono biologicamente ininfluenti. In attesa di nuovi dati, avverte il professor Galli, possiamo evitare di tenere il cellulare per ore attaccato all’orecchio, adottare auricolari o cuffie. In caso di segnale di rete assente o basso, meglio evitare di tenere Internet dati acceso. Per lo stesso ragionamento è meglio mettere il telefono in uno zaino o una borsa. Ma se l’uso dei cellulari rappresentasse un pericolo, gli effetti patologici paventati sarebbero emersi chiaramente. E questo non si è verificato