Arrestato nella notte Domenico Cutrì, l’ergastolano fatto evadere dal carcere di Gallarate, in provincia di Varese, da un commando armato del quale facevano parte anche i suoi fratelli. I carabinieri di Varese riferiscono che l’uomo è stato arrestato a Inveruno, vicino a dove abitava. Ieri mattina i carabinieri di Varese, Gallarate e Borgosesia avevano stretto il cerchio sempre di più attorno all’ergastolano. Avevano infatti individuato due basi logistiche utilizzate e ora abbandonate dal sodalizio criminale che ne aveva favorito l’evasione.
Si tratta di un’abitazione di corte a Gallarate in via dei Celsi 17 e di una villetta a Cellio, frazione Viganallo di sotto, che erano state impiegate rispettivamente come deposito di armi ed equipaggiamenti prima dell’evasione e come rifugio dell’intero gruppo criminale a seguito della stessa. Nel corso delle perquisizioni sono state trovate, a Gallarate, oltre 100 cartucce calibro 22, targhe rubate di autovetture, parrucche, una paletta del tipo in uso alle forze di polizia, il libretto di circolazione della Nissan utilizzata nell’evasione.
A Cellio, invece, è stata ritrovata una rilevante quantità di indumenti e documentazione riconducibile a tutto il nucleo familiare dell’evaso e al gruppo criminale già fermato. Domenico Cutrì, 32 anni, di origini calabresi, è nato a Cuggiono.
Cutrì stava scontando una condanna all’ergastolo nel carcere di Bustro Arsizio (Gallarate). E’ stato fatto evadere lunedì 3 febbraio. Nel dicembre del 2012 il 32enne era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio come mandante dell’omicidio di Lukacs Kobrzeniecki, il giovane polacco freddato a Trecate nella notte fra il 15 e il 16 giugno del 2006 mentre stava tornando a casa dopo una serata trascorsa al bar con gli amici. Nella colluttazione che si è creata durante l’evasione di Cutrì, è morto uno degli assalitori. Si trattava del fratello del detenuto, Antonino Cutrì, di 30 anni.
Venerdì 7 è stato preso anche Daniele, il secondo fratello del detenuto. Il ragazzo si trovava nell’abitazione di famiglia, a Inveruno (Milano). E’ accusato di aver fatto parte del commando che ha favorito l’evasione del fratello. Al momento dell’arresto non ha opposto resistenza