Incassavano le pensioni di persone defunte. A Catanzaro la Guardi di Finanza ha scoperto questa truffa che ammonta a 350mila euro. Ad essere truffati sono l’INPS e il Dipartimento Generale della Ragioneria dello Stato. La denuncia è partita immediatamente nei confronti di decine di persone accusate di aver percepito indebitamente le pensioni di parenti ormai deceduti.
Nell’ambito dell’indagine, condotta dal Nucleo di polizia tributaria, sono state appunto vagliate quattromila posizioni pensionistiche relative agli ultimi cinque anni, dal 2009 al 2014. Da quanto è emerso, tra le circa 40 persone denunciate per i reati di truffa aggravata c’è anche un pregiudicato di Lamezia Terme accusato di avere incassato la pensione di guerra di cui era titolare la madre, deceduta ormai da tempo, percependo indebitamente oltre 80 mila euro. Un altro degli indagati avrebbe percepito da solo oltre 130mila euro. Sei degli indagati avrebbero finto di risiedere in Italia per ottenere l’assegno sociale, mentre vivevano all’estero.
Tra i quaranta denunciati dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, titolari di deleghe all’incasso delle pensioni quando i parenti che ne erano titolari erano ancora vivi, hanno attestato falsamente l’esistenza in vita dei loro familiari in modo da potere continuare a incassare le loro pensioni. I finanzieri hanno denunciato le persone coinvolte nell’indagine anche alla Procura regionale della Corte dei conti per il danno erariale provocato. Il Gip su richiesta della Procura della Repubblica ha in esecuzione contro gli indagati, un provvedimento per il sequestro di beni pari a un ammontare di 250mila euro.
(la redazione)