Roma, 27 set. (askanews) - E' di 11 milioni di euro il valore complessivo dei beni sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Napoli all’imprenditore aversano Francesco Grassia, 71 anni, vicino clan dei Casalesi. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Ce) - Sez. Misure di Prevenzione. I beni sottoposti a confisca di prevenzione consistono in società e fabbricati, principalmente nella provincia di Caserta, nonché diversi beni mobili e rapporti finanziari nella disponibilità diretta e indiretta di Grassia.

E’ Marco Forzese, eletto nella scorsa legislatura nel Mpa e poi passato per Udc, Megafono e Centristi per la Sicilia, l’ex deputato regionale posto agli arresti domiciliari nell’ambito di indagini della guardia di finanza per corruzione all’Ispettorato del lavoro di Catania. Con lui, su disposizione del Gip, e’ posto ai domiciliari anche Antonino Nicotra, 59 anni, ex consigliere del Comune di Catania per Forza Italia. Stesso provvedimento e’ stato adottato per il direttore dell’Ufficio territoriale del lavoro di Catania, Domenico Amich, e per la responsabile dell’Ufficio legale. Per gli altri cinque indagati nella stessa inchiesta della Procura distrettuale di Catania, il direttore sanitario dell’Asp, Franco Luca, due professionisti e due imprenditori, il Gip ha disposto la misura cautelare personale dell’interdizione dalla professione.