Non c”è da meravigliarsi se nel 1996, il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO riunito a Merida (Messico), ha inserito ufficialmente nella World Heritage List il capolavoro architettonico Castel del Monte, fatto realizzare intorno al 1240 da Federico II di Svevia. Castel del Monte con la sua massiccia struttura ottagonale, le sue sedici sale e otto torri, domina il piccolo tratto delle Murge occidentali situate a 18 km da Andria, capoluogo insieme a Barletta e Trani, della provincia Barletta-Andria-Trani in Puglia. Tutt”altro che casuale, e non solo a livello strategico, è risultata essere la scelta del luogo ove erigere il castello: una collina ben baciata dal sole in tutte le ore del giorno, con cui il monumento sembra costantemente in relazione, quel Sole che tanto ha condizionato il Medioevo circa l”orientamento degli edifici sacri. L”unicità e il fascino di Castel del Monte risiede certamente in questa sua maestosità ed imponenza, una costruzione in cui nulla è stato lasciato al caso, in perfetto stile medievale tutto pare seguire delle geometrie che si incastrano armoniosamente secondo uno schema logico e razionale ben preciso. La sua forma ottagonale carica di significati simbolici ed esoterici ha una serie di rimandi non unicamente religiosi se vogliamo. Il numero 8 è universalmente considerato il numero dell”equilibrio cosmico, nelle antiche religioni pagane l”otto è il simbolo dell”Infinito, inoltre secondo il suo aspetto concreto indica la legge, il rigore e la regola, nel cristianesimo invece la forma ottagonale viene utilizzata spessissimo per i battisteri, proprio per sottolineare il significato della cerimonia del battesimo, l’unione di Dio con l’uomo. Non è possibile designare con certezza un architetto esecutore, per quanto si tende a ricondurre l” elaborazione del progetto a Riccardo da Lentini, per altri fu lo stesso Federico II a ideare la costruzione. Castel del Monte lascia parlare di se anche per quanto riguarda la sua destinazione d”uso, da sempre oggetto di discussione tra gli studiosi. E” evidente che l”edificio sia stato concepito per assolvere un ruolo rappresentativo e l” assenza di elementi propri dell” architettura militare quali il fossato o ponte levatoio hanno avvalorato l”esclusione da una possibile funzione bellica, quanto meno offensiva. Il Castello dei misteri se vogliamo possiamo definirlo cosi, in quanto la sua struttura e la sua funzione sollevano e hanno sollevato molti dubbi e domande cui si cerca ancora di dare risposta.
Enogastronomia
Certe visite culturali in determinati posti non possono non terminare con l”assaggio di alcuni piatti tipici del luogo. Quando parliamo della Puglia e dei suoi prodotti la scelta è facile e mai deludente. La regione è famosa per le sue sagre estive e offre piatti gustosi tutto l”anno, grazie soprattutto al perfetto connubio mare e terra che questa regione ha saputo valorizzare. Come non pensare alle famosissime orecchiette con le cime di rapa o al mediterraneo patate e riso con le cozze. Un capitolo a parte meriterebbero i formaggi, dal caciocavallo podolico alla burrata. I farinacei con le friselle o i taralli magari da accompagnare con un bel bicchiere di vino omonimo del monumento Unesco, il Castel del Monte rosso, un vino DOC, la cui produzione è consentita nella provincia di Barletta-Andria-Trani e di Bari.