di LAURA BERCIOUX
La morte di Loris si fa sempre più misteriosa: ora ci sono tre sospettati per l’omicidio del bambino.La sorella di Veronica, Antonella, durante una trasmissione televisiva, ha parlato della sorella “ho fatto un piccolo passo indietro su Veronica ma il mio parere non cambia. E’ convinta che abbia un complice perché è impossibile che abbia fatto tutto da sola. Se fosse successo un incidente in casa, avrebbe potuto chiamare il 118. Sono convinta che a casa c’era qualcuno con lei e Loris, forse copre qualcuno e non vuole parlare”.
Racconta di quando è andata il sabato sera in Caserma dalla sorella: “Veronica era lucida troppo lucida. Siamo andati in Caserma il giorno del ritrovamento del piccolo Loris. Lei mi ha detto “ora me lo portano” quando si sapeva che era morto. E mi ha sbattuto fuori. Dentro c’erano cugini, suoceri, la compagna di mio padre. Non ci ha fatto entrare. La sera è tornata a casa e le hanno detto che è stato ritrovato il figlio morto. Era seduta accanto alle maestre per le condoglianza, non era ancora sospettata. Era Lunedì sera, c’erano tante persone. Veronica continuava a parlare di Loris, Davide ho nascosto il telefonino così bene che lo tirerò fuori solo per chi mi farà dieci discetti con le foto di Loris. Dopo un po’ è svenuta, il marito l’ha presa e messa sul divano. Dopo si alza e si siede al marito “Ah Davide, venerdì Loris mi ha chiesto delle fascette per fare un esperimento di scienze”.
La maestra di scienze era là ed era sbalordita: \“No, materiale pericoloso non ne chiediamo”. Mia sorella ha chiesto a Davide di andarle a prendere: un pacco già aperto, lunghe e bianche. Mi sembra assurdo portare un materiale così, al limite da mamma lo avrei portato io alle maestre. Veronica, quello stesso lunedì sera, quando ha visto che mia madre salutava il medico, ha detto delle parole bruttissime: una reazione assurda. Ha avuto la stessa reazione di quando pensava che mia madre avesse un amante. Era troppo lucida come faceva ad avere questa reazione del genere sapendo che il figlio era stato ammazzato?”. Davide Stival oggi è un uomo distrutto, 24 anni a cui hanno portato via un figlio, lavoratore, chiuso nel suo dolore “non vuole vedere nessuno, afferma Antonella, nonostante io gli abbia scritto una lettera. La prozia dice di indagare sulla famiglia Panarello perché “ha dei complici”.
Una storia che si fa sempre più misteriosa. La sorella di Veronica le chiede di parlare se ha dei sospetti facendo i nomi. Online sono stata accusata di aver ucciso mio nipote. Voglio che venga fatta giustizia per Loris. E’ l’unica cosa che voglio. Sono convinta che Loris abbia visto qualcosa ma non so che cosa ma se pure fosse così perché ammazzarlo! Buttato in un canalone che mia sorella conosceva benissimo e che ha negato di conoscerlo. Troppe bugie. Mi chiesero in Questura di indicare dove Veronica tentò il suicidio cercando di impiccarsi in una serra. In Contrada Sughero, in campagna. La strada porta verso una fontana dove si prendeva l’acqua. Ci sono andata con i Carabinieri e quella strada andava al Vecchio Mulino, dove è stato ritrovato mio nipote”.
Mentre l’accusa afferma che le immagini visionato da un super perito, non provano che il bimbo inquadrato sia Loris, l’alibi di Veronica ha due alibi: tutti e due diversi. Poi le fascette che ha consegnato alle maestre di Loris simili a quelle con cui Loris è stato strangolato. Al momento non esiste un movente. Anche le telefonate analizzate dagli inquirenti non destano sospetti. Ma Veronica è accusata di omicidio ed è in carcere.