Per gli immobili dati in comodato d’uso ai figli o genitori torna la tassazione sulla casa seppure dimezzata. A sancire questa mezza marcia indietro rispetto al testo della manovra uscito dal Senato è uno degli ultimi emendamenti alla “stabilità” approvati dalla commissione Bilancio della Camera. Con il quale questo “sconto” viene però esteso anche a chi oltre all’immobile concesso in comodato possiede nello stesso Comune un’altra casa adibita a propria abitazione principale (non di lusso). Dalla raffica di ritocchi che hanno ottenuto l’ok nell’ultima lunga maratona della “Bilancio” emergono anche i correttivi sul mantenimento del tetto di mille euro per i pagamenti in contanti (con strumenti telematici) delle prestazioni della Pa, pensioni in primis (come chiesto dal presidente dell’Inps, Tito Boeri). E l’estensione della deducibilità del costo del lavoro dall’imponibile I rap, nel limite del 70%, per ogni lavoratore stagionale impiegato per almeno 120 giorni a partire dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro nell’arco di due dalla cessazione primo “rapporto”.