”Siamo in presenza di un esodo biblico dalle coste nordafricane, che troppo spesso assume dimensioni drammatiche perche’ non pochi passeggeri di quelle cosiddette ‘carrette’ finiscono nelle acque fameliche e omicide del ‘mare nostrum”. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli che, a nome di tutti i vescovi della Campania, chiede di mettere un punto a ”naufragi, morti, pianti e lutti”. ”Basta – ha affermato – basta sofferenze”.
”Per tanti – ha affermato – alla fine del viaggio della speranza non c’e’ l’auspicato approdo sulle coste occidentali, per loro la vita finisce tra le onde vorticose e voraci”. ”Giovani, donne, anziani, bambini, mamme in gravidanza, senza patria e senza famiglia, cittadini del mondo, affamati di futuro, autentici pellegrini della speranza – ha aggiunto -Tutti alla ricerca non della propria identita’, mai tradita, ma in cammino per affermare la propria dignita’ umana e vedere riconosciuti i propri diritti, quello alla vita, al lavoro, alla salute, per essere ammessi non alla mensa della opulenza, ma a quella della sopravvivenza”.
Persone che ”fuggono dalle guerre, dalla miseria, dalla fame, dalla morte certa”. ”Quella morte che poi, per una beffa del destino – ha concluso – incontrano non poche volte lungo il percorso affrontato con fiducia e ponendo il loro destino e i loro poveri averi, frutto quasi sempre di indebitamento, nelle mani di spregiudicati scafisti, mercanti di morte”.