Il cardinale Sepe, il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione
Raffaele Cantone e l’amministratore di “Agrorinasce” Giovanni Allucci, tra i
protagonisti della Tavola Rotonda del progetto sociale “Canapa in terra di
lavoro” che sabato 21 ottobre nell’ambito del World Bioethics Day 2017 si
terrà presso il Museo Diocesano Donnaregina in Napoli. Un’iniziativa nata ad
Aversa dove ha sede l’omonimo comitato – composto da Luigi Benigno, da don
Emilio Nappa, da Maria Rosaria Romano, dal magistrato Nicola Graziano, da
Raffaele Iorio, da Nicola di Santo e da Delia Perrotti – che si riunirà nel
magnifico sito napoletano, in sinergia con l’Unesco (che sarà presente col
prof. Amnon Carmi e la dottoressa Miroslava Vassinova) e con le Diocesi
campane per discutere della crisi occupazionale, della crisi dei valori,
della cultura etica e della ricerca scientifica, alla cui soluzione il
progetto intende apportare un valido contributo.
“Canapa in Terra di Lavoro” attraverso l’offerta di percorsi formativi,
lavorativi, culturali ed etici a beneficio dei giovani e degli
extracomunitari, si prefigge l’obiettivo di favorire l’occupazione,
l’inclusione sociale e la dignità dei lavoratori. Si tratta di un progetto
di agricoltura sociale che prevede attraverso l’accesso a fondi etici,
l’utilizzo dei terreni delle Diocesi e di quelli confiscati alla mafia per
la coltivazione della Canapa Industriale.
A sostenere il tutto ci sono la cattedra di bioetica dell’Unesco, la
Presidenza del Consiglio della Regione Campania, le Diocesi di Aversa e
Caserta le Arcidiocesi di Napoli e di Capua e i Comuni di Aversa e
Marcianise.
“Siamo molto felici” – dice l’avvocato Benigno, presidente del Comitato –
“di avere il supporto di Enti così prestigiosi e sensibili alle tematiche
sottese al progetto. Siamo convinti che quest’iniziativa andrà a beneficio
in primis dei giovani, e quindi di conseguenza nell’offerta di possibilità
di crescita ed inclusione sociale”.
“La Chiesa campana” – aggiunge Don Emilio Nappa, direttore dell’Istituto di
Scienze Religiose” – è da sempre in prima linea per favorire l’occupazione e
questa iniziativa non poteva che vederci tra i promotori. In questo caso
specifico, rilanciare la canapa significa riscattare le nostre terre e
renderle mezzo di sviluppo economico e di crescita sostenibile
ecologicamente. Le nostre idee però per realizzarsi hanno bisogno del
contributo tecnico-pratico di chi amministra e di chi decide le sorti del
nostro territorio, per questo abbiamo bisogno della vicinanza della politica
e dei suoi rappresentanti”.