di Massimo Calise
Solo poche righe sconsolate. Già in un precedente commento “La giostra delle primarie in Campania” avevo denunciato come la gestione delle primarie per la scelta del candidato PD alla Presidenza della Regione Campania abbia dato luogo a lotte intestine che hanno nuociuto al Partito democratico e, cosa a mio avviso più grave, contribuito ad offuscare l’immagine di uno strumento come le primarie e ad ulteriormente ridurre la considerazione che i cittadini hanno della politica e dei politici.
Quando scrivevo l’appuntamento elettorale, dopo più rinvii, era fissato per il 22 febbraio ed i candidati erano tre: Andrea Cozzolino, Vincenzo De Luca e Angelica Saggese.
Ma la giostra ha girato ancora.
La data per le primarie regionali è fissata per il 1° marzo e le primarie di partito( voilà!) sono divenute di coalizione. I candidati sono divenuti cinque: Migliore si aggiunge ad Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca, al socialista Marco Di Lello e al segretario regionale dell’Idv Nello Di Nardo. La senatrice Pd Angelica Saggese ha ritirato la sua candidatura.
In tutto ciò è assente un’offerta programmatica; intendo un programma serio, frutto di un faticoso lavoro e di tanti confronti, non depliants propagandistici.
Sembra evidente che il PD Campano più che alla ricerca di un candidato alle regionali dovrebbe dedicarsi alla creazione di un gruppo dirigente autorevole che sappia evitare simili spettacoli e capace, tra l’altro, di elaborare, con i Circoli e gli alleati politici, una piattaforma programmatica. Si invoca una autonomia dalla segreteria romana: bisogna esserne capaci.
Una forte leadership si sarebbe assunta, al limite, la responsabilità politica di evitare siffatte primarie scegliendo un candidato unico di coalizione. Così avrebbero fatto, in un sol colpo, il bene del partito e della Campania. Ma chi avrà forza e capacità per avviare una ristrutturazione profonda del PD campano? Francamente non ho la risposta. A questo punto la chiamata alle primarie suona fasulla. E la posizione di coloro che, pur di area progressista, vorranno disertarle sembra comprensibile.