E’ finita la latitanza del camorrista Salvatore Longo. La Direzione Investigativa Antimafia di Padova lo ha localizzato in Messico, dove viveva da anni con la famiglia e gestiva un’attività commerciale di ristorazione. Longo, originario di Napoli, 45 anni, si era reso irreperibile dal 30 maggio 2007. Era ricercato poiché a suo carico pendeva una condanna a 9 anni di reclusione comminatagli dal Tribunale di Verona, che aveva riconosciuto Longo colpevole dei reati di estorsione – perpetrate addirittura anche durante il periodo di latitanza all’estero – ed usura, con applicazione di tassi annui di interesse superiori al 200%, commessi, nelle province di Verona e Brescia tra il 2005 e il 2009, nei confronti di numerosi commercianti del settore abbigliamento.

Le attività criminali facevano riferimento alla cosiddetta ‘alleanza di Secondigliano’, in particolare al clan camorrista Licciardi, operante nella zona nord di Napoli ed anche nel quartiere di Scampia. Sul conto di Longo risulta, inoltre, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, irrogata dal Tribunale di Verona nel 2006 e mai potuta notificare. Le indagini per rintracciare il latitante, svolte dalla Dia di Padova e coordinate dal procuratore della Repubblica di Verona, Angela Barbaglio, e dal procuratore aggiunto Bruno Bruni, hanno consentito negli anni di accertare che Longo nel 2006, era entrato negli Stati Uniti attraverso il confine tra il Messico (S. Isidoro) e la California, usando il passaporto italiano e dichiarando alle Autorità di confine di abitare a San Diego.