di Antonella Catrambone
Il Ministero dell’Interno ha comunicato a Pino Masciari la revoca delle misure di protezione e di scorta. Il provvedimento arriva dopo reiterate richieste fatte dalla sua famiglia per chiedere l’attuazione degli impegni che lo Stato ha assunto a seguito della sentenza Tar Lazio 604/2009 e della transazione sottoscritta dalla Commissione Centrale del Ministero dell’Interno.
“Vergogna! Lo Stato mi ha abbandonato e mi punisce. Aspetto che la ‘ndrangheta bussi alla mia porta, perché così sarà; la sua puntualità è indiscutibile, quando deve presentare il conto” così il testimone di giustizia dichiara in una nota sul suo blog. Deluso da questa decisione si rivolge al Presidente della Repubblica, alla Commissione Parlamentare Antimafia e agli organi di garanzia, appellandosi alla loro sensibilità affinchè questa prenda il sopravvento sulla formalità della burocrazia.
Pino Masciari fu un imprenditore calabrese che negli anni ’90 si ribellò alle pressioni mafiose di politici ed al racket della ‘ndrangheta e da quel momento sottoposto, assieme alla moglie e ai due figli, ad un programma speciale di protezione. Oggi è un uomo che contribuisce, con la sua testimonianza, a diffondere i concetti di legalità e coraggio ai cittadini di questo Paese riconoscendo sempre più importanza ai pubblici incontri volti a sensibilizzare l’opinione pubblica, un uomo combattivo e pieno di speranza così come traspare da questo suo messaggio: “Anche se la vita non sempre ci aiuta, vuoi per gli eventi che ci accadono e vuoi perchè a volte la cattiveria delle persone ci ferisce più di ogni cosa, abbiate sempre dentro di voi il coraggio di ricominciare sempre, dev’essere questa la vostra forza! C’è una frase che a me piace e che recita: “Si può rinascere solo dopo aver conosciuto il buio senza spiragli di luce….”, per cui spazziamo sempre quel buio che vuole insinuarsi dentro di noi e viviamo giorno dopo giorno, di luce!”