I giovani del Sud e della Calabria se ne vanno, studiano sempre meno e lo fanno altrove. E’ quanto emerge da una ricerca condotta nella regione dalla Svimez. “Molte le ragioni – spiega l’associazione – ma quella essenziale e’ la carenza strutturale di occasioni di lavoro qualificato. Le conseguenze? Un “circolo vizioso” di ulteriore indebolimento del sistema formativo e universitario meridionale, che invece di produrre trasformazioni virtuose finisce per “adagiarsi” su sistema produttivo e un contesto sociale indebolito e con scarsa capacita’ di innovazione. Il fenomeno priva la regione delle forze piu’ giovani e qualificate, sulle quali fondare un solido processo di sviluppo economico, sociale e demografico”.
Secondo la Svimez, occorre “agire su piu’ fronti per spezzare “circolo vizioso” (non solo offerta, ma anche domanda) e riavviare processo di sviluppo: istruzione e produzione, trasferimento tecnologico e incremento della cultura dell’innovazione. In questo quadro – spiega la Svimez – nasce la proposta di costruire una “rete dei talenti della Calabria per la Calabria: le “rimesse di know how”. Occorre creare una “rete di talenti”, su base volontaria, per favorire il trasferimento di conoscenze e buone pratiche, sfruttando i vantaggi delle reti telematiche e digitali. Occorre favorire le “rimesse di know how” per attivare flussi di capitale umano “alla rovescia” verso il Mezzogiorno”.