Le auto del consigliere regionale regionale della Calabria e avvocato penalista Arturo Bova, del Pd, e della moglie, sono state incendiate la notte scorsa ad Aamaroni, piccolo centro della provincia catanzarese di cui Biova e’ stato sindaco sino all’elezione in consiglio. Ignoti hanno cosparso le vetture – una 500 parcheggiata in strada ed una Grande Punto parcheggiata nel cortile dell’abitazione – e hanno appiccato le fiamme. Le auto sono andate completamente distrutte. Sono stati i vicini di casa ad accorgersi di quanto stava accadendo e ad avvertire la famiglia Bova. Bova, eletto nel novembre scorso in Consiglio regionale con la lista Democratici progressisti, e’ stato sindaco di Amaroni sino a quel momento, ed e’ anche un noto penalista. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Girifalco che stanno cercando di accertare se nella notte ci sono stati movimenti sospetti che possano far risalire agli autori. Nessuna ipotesi viene esclusa circa il movente, dall’attivita’ politica a quella professionale di Bova.
“Il gruppo dei Democratici Progressisti che ho l’onore di presiedere in Consiglio regionale esprime piena solidarieta’ e vicinanza all’amico e collega Arturo Bova per il vile e grave atto intimidatorio subito da lui e dalla sua famiglia questa notte”. A dichiararlo stamattina il Consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea dopo aver appreso dell’attentato incendiario al collega Bova. “Bova e’ stato per due legislature un ottimo Sindaco fino a poco prima del suo impegno in Consiglio ed e’ un bravissimo penalista che svolge il suo lavoro con passione, onesta’ e dedizione. Giuseppe Neri ed io, del gruppo dei Democratici Progressisti di cui Bova fa parte – ha detto Giudiceandrea – condanniamo con fermezza cio’ che e’ accaduto ma con altrettanta decisione possiamo affermare che non saranno le auto incendiate a frenare il nostro lavoro e il nostro impegno che continueremo a svolgere con grande senso di responsabilita’. Questo e’ stato un gesto spregevole che non ha colpito solo il collega Bova ma un’intera comunita’ ed e’ anche per questo che vogliamo ribadire con rigore la necessita’ di azioni mirate alla difesa forte dei principi della legalita’ in questa nostra difficile regione”.
“La gravissima intimidazione che hanno subi’to il collega Arturo Bova e la sua famiglia ripropone in maniera drammatica il tema della sicurezza e della democrazia nella nostra regione”. Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Pasqua (Oliverio Presidente). “E’ venuto il momento da parte dello Stato di porre in essere misure davvero efficaci, ferme, contro chi usa metodi violenti per scoraggiare l’impegno di chi vuole una Calabria libera da condizionamenti e aperta al futuro”. “Ancora un segnale inquietante per una Calabria che sta dimostrando di volere rompere con il passato e iniziare una nuova stagione di crescita – afferma il presidente della quarta Commissione consiliare ‘Assetto e utilizzazione del territorio, protezione dell’Ambiente, Nicola Irto – Solidarieta’ indiscussa, dunque, all’amico e collega consigliere, e sostegno illimitato, nella consapevolezza che l’azione politica e professionale di Arturo Bova, non si fermeranno dietro questa intimidazione. La Calabria, a tutti i livelli – continua Nicola Irto – deve poter dimostrare che esiste un’azione amministrativa che puo’ operare nella trasparenza e nella legalita’ e che rigetta, con tutte le proprie forze, il substrato criminoso che, nell’ombra, ritiene di poter dettare le regole della sopraffazione e del malaffare. Per la nostra parte, continueremo a ribadire la necessita’ di un’azione politica determinata a far rispettare le regole del vivere civile, dell’etica e di una morale coerente con le leggi dello Stato”.
“Suscita preoccupazione il vile gesto intimidatorio che ha interessato, questa notte, l’onorevole Arturo Bova. In questo momento storico, in cui la Calabria e i calabresi sono impegnati in uno sforzo importante al fine di raggiungere l’agognata crescita economica e culturale, fatti minacciosi, e a dir poco inquietanti, dimostrano che il lavoro da fare e’ ancora tanto ed e’ complesso da svolgere”. Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino che ha espresso “piena solidarieta’ e pieno sostegno all’onorevole Arturo Bova e alla sua famiglia per quanto subito. Questa regione vuole uscire dalla sabbie mobili, e non saranno le intimidazioni agli amministratori a fermare il bisogno di cambiamento e di normalita’ che i cittadini invocano ormai da troppo tempo. Sono sicuro che le forze dell’Ordine faranno presto luce su questa vicenda, restituendo serenita’ al consigliere regionale Bova, impegnato insieme a tutta la maggioranza nella costruzione di una Calabria migliore”.
“Il vile gesto intimidatorio che ha riguardato il collega Arturo Bova ripropone, in tutta la sua drammaticita’ ed attualita’, la sicurezza e la democrazia in Calabria”. E’ quanto afferma Flora Sculco capogruppo di “Calabria in rete”, che aggiunge: “Sono convinta che Arturo Bova sapra’ offrire la risposta che serve di fronti ad atti di tale gravita’: continuare a svolgere il proprio mandato con passione, competenza e coraggio, nello spirito che lo contraddistingue”. “Esprimo vicinanza personale e politica al collega Arturo Bova per il vile gesto perpetrato nei suoi confronti. Solidarieta’ e vicinanza vanno estesi anche alla sua famiglia”. E’ quanto dice il consigliere regionale del Pd Mimmo Battaglia che aggiunge: “Mi auguro che la Magistratura e le forze dell’Ordine possano, al piu’ presto, far luce su questa triste vicenda che amareggia e mortifica ancora una volta la Calabria onesta e laboriosa e che colpisce gli amministratori impegnati in prima linea. Tutte le istituzioni devono fare quadrato affinche’ la legalita’, il rispetto e la convivenza civile prevalgano sempre e comunque in un Paese democratico come l’Italia”.