E’ stato respinto il ricorso presentato dalla difesa del Presidente della Regione, Mario Oliverio. Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha confermato la misura dell’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore emessa nell’abito dell’inchiesta “lande desolate” che riguarda due appalti nel Cosentino.
Oltre l’abuso d’ufficio al governatore viene contestato il reato di corruzione.
All’attacco la minoranza di centro-destra in consiglio regionale che ha chiesto a Oliverio – dopo la decisione di riesame – di assumere le determinazioni conseguenti ed evitare una paralisi istituzionale.
Intanto per il presidente della regione è arrivato il proscioglimento nel processo stralcio dell’inchiesta “Calabria verde”. L’indagine riguardava il trasferimento all’ente in house del dipendente del comune di Francica, Giuseppe Barillaro, per presunte finalità elettorali.
“C’è chi in questi anni ha lavorato e chi ha messo ostacoli e violato il principio della leale collaborazione tra le istituzioni”. Duro affondo, contro il governatore, da parte del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno. “La regione in questi anni ci ha danneggiato” ha detto. Facendo riferimento al presunto ostruzionismo sui lavori di piazza Bilotti.
Nel bilancio delle attività, il primo cittadino ha ricordato l’inaugurazione del ponte di Calatrava e la demolizione dell’ex hotel Jolly.