“Centrodestra balcanizzato e ridotto in polvere, democratici impiccati a un logoro duello sulle primarie, big nazionali imbrigliati in un’inestricabile matassa locale: benvenuti in Calabria, elezioni Regionali 2014. Nonostante le manovre dilatorie della politica – scrive Repubblica – una sentenza del Tar ha avvicinato improvvisamente la data del voto, spiazzando partiti ancora a corto di candidati. E se i renziani rischiano la débâcle interna, a decidere lo sfidante di FI saranno soprattutto i sondaggi del Cavaliere e l’influenza di Francesca Pascale.
Quella calabrese, di fatto, è la fotografia del caos. Nonostante le infinite energie bipartisan profuse per sfuggire alle urne, si voterà — più prudentemente, si dovrebbe votare — entro metà novembre. Per scegliere il candidato, il centrodestra è costretto a scalare una montagna di rancori e divisioni, figlie dello strappo del Pdl. La coordinatrice regionale azzurra Jole Santelli, amica intima della fidanzata del leader, spinge per Wanda Ferro, presidente della Provincia di Catanzaro. Senza primarie: «Sono contraria — spiega — perché sono preoccupata della sicurezza del voto, visto anche il poco tempo a disposizione».
Nella battaglia, Santelli è sostenuta dall’ex governatore Giuseppe Scopelliti. Per vecchie e nuove ruggini, invece, Ferro è osteggiata dall’ala reggina di FI — che schiera Peppe Raffa, mentre il terzo candidato è Giacomo Mancini — ma anche dal potente ras di Ncd Tonino Gentile e dal deputato azzurro Pino Galati. «Io sarei stato per le primarie — spiega quest’ultimo — ma a questo punto il candidato di FI non può essere scelto in autonomia: serve la condivisione degli alleati ». Il problema è che Berlusconi — ostile a primarie giudicate «una farsa» — sembra avere già deciso. Di recente ha ricevuto Ferro e l’ha promossa, scherzando pure sull’appeal della erre arrotata della candidata. Molto, comunque, si deciderà in una riunione convocata lunedì a Roma”.