Continua la caccia all’assassino del piccolo Loris, strangolato e buttato in un canale. Oggi anno ritrovato nei pressi della scuola frequentata dal bimbo un paio di slip blu, slip da bambino. Ieri hanno messo a setaccio la piccola città e visionato le registrazioni delle telecamere: quello slip non c’era. Secondo indiscrezioni il bimbo è stato ritrovato senza slip. Il bambino si suppone conoscesse il suo assassino e lo ha seguito senza indugio. Il ritrovamento di questo slip fa pensare ad una reazione di un mitomane o dello stesso assassino che sfida gli investigatori.
Il bimbo aveva già marinato la scuola altre sette volte e si sta indagando anche sulle frequentazioni del bambino. Il Procuratore della Repubblica ha invitato la cittadinanza a collaborare e chi aveva qualcosa da dire di contattare immediatamente le Forze dell’Ordine garantendo al testimone l’anonimato. Il paese è preso d’assedio dalla stampa per documentare quanto accade e lo svolgimento delle indagini. Il paese è sotto choc, i bambini sono rientrati a scuola ma nel loro frasi per Loris solo parole di dolore perché il compagno di scuola non c’è più: a scuola sono già arrivati gli psicologi per sostenere eventuali disagi. Una bimba lo ricorda felice perché aveva preso dieci a un compito. Lo zainetto blu con le bretelle gialle del bambino non si trova e si continua a cercare così come la macchina del cacciatore che lo ha trovato è post sotto sequestro sebbene non sia indagato per il terribile omicidio: è stato ascoltato anche un diciottenne, vicino di casa di Loris.. I genitori sono chiusi del più assoluto silenzio. Si attendono gli esiti dell’autopsia per capire se c’è stata volenza sessuale, una violenza che in ogni caso c’è stata viste le dinamiche dell’omicidio.
Si indaga anche su un diciottenne Christian, vicino di casa della famiglia Stival. Gli investigatori stanno stringendo il cerchio attorno ai conoscenti di Andrea Loris. E si sta anche cercando di capire il rapporto che Christian aveva con la vittima: pare che , il piccolo e il diciottenne sarebbero stati spesso visti insieme girare in motorino per il paese. L’interrogatorio del vicino di casa degli Stival si era reso necessario proprio per le frequentazioni del bambino, su cui si sta adesso cercando di far luce. I compagnetti di scuola della vittima, assistiti dagli psicologi, avrebbero raccontato che Loris frequentava un ragazzo più grande. Era stato proprio Christian uno dei primi a parlare sia pure indirettamente di “pedofilia”: “Ci potrebbe essere un orco – aveva detto ai giornalisti – anche se qui una cosa del genere non è mai accaduta