Secondo Gimbe alcune Regioni «non hanno previsto con anticipo la necessità di aumentare le scorte per la popolazione non a rischio». Dodici Regioni hanno un quantitativo adeguato di dosi per la copertura del 75% della popolazione a rischio (Puglia, Lazio, Sicilia, Toscana, Campania, Calabria, Sardegna, Veneto,
Liguria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche). Per sette Regioni e due Province autonome, invece, con le scorte disponibili non sarà possibile raggiungere il 75% della popolazione target per età: Trento (70,2%), Piemonte (67,9%), Lombardia (66,3%), Umbria (61,9%), Molise (57,1%), Valle d’Aosta (51,5%), Abruzzo (49%), Provincia autonoma di Bolzano (38,3%), Basilicata (29%).
Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri ha assicurato invece che «il numero di dosi di vaccino antinfluenzale che verrà distribuito è intorno ai 16 milioni. Ci sono. E considerando che il virus influenzale potrebbe girare meno grazie alla prevenzione legata alle norme anti-Covid, saranno più che sufficienti». Federconsumatori chiede però aministero della Salute e Aifa di «agire con urgenza per porre rimedio agli errori commessi e dotare il
Paese delle dosi necessarie a vaccinare il numero maggiore di cittadini». L’ordine dei Medici di Milano sostiene che sia «scoperta la fascia tra i 60 e i 64 anni».