Protagonisti ormai da giorni di una polemica, lanciata da Vittorio Sgarbi, incentrata sul trasferimento dei bronzi a Milano per la durata dell’Expo del 2015, dal Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria, dove si trovano i bronzi, arriva un no secco. Dal 2009 al dicembre del 2013 il museo è rimasto chiuso per un intervento da 32 milioni di euro. Un progetto mastodontico affidato all’ABDR Architetti Associati che, purtroppo, non viene ripagato dalle visite. Come riporta Paolo Conti sul Corriere della Sera, nel primo quadrismestre di quest’anno i visitatori paganti sono stati poco più di 21mila per un incasso complessivo di quasi 101mila euro. Se contiamo anche i non paganti, invece, si arriva a superare i 57mila. Se si divide l’incasso per sette (il Museo è aperto tutta la settimana dalle 9 alle 19) si arriva a un incasso giornaliero di 840 euro. “Forse stupirò qualcuno, ma mi ritengo soddisfatta dei risultati – spiega la sovrintendente Simonetta Bonomi al Corsera – abbiamo appena calcolato qui a Reggio Calabria i dati finali del semestre gennaio-luglio 2014 e, tra paganti e non paganti, siamo a quota 98.672”. Nel 2010, quando i Bronzi di Riace si trovavano a Palazzo Campanella, le visite furono meno di 47mila.