Ci sono anche sei donne tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo salentino, a carico di 45 persone, ritenute vicine a una frangia brindisina della Sacra Corona Unita e accusate di essere responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata alla cessione di stupefacenti, reati in materia di armi, estorsione e altri crimini, tutto con l’aggravante del metodo mafioso. L’operazione, condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Brindisi, e’ stata ribattezzata ‘Game Over’. Le misure cautelari sono state eseguite nelle province di Brindisi, Bari, Foggia, Gorizia, Lecce e nelle case circondariali di Napoli, Pescara e Taranto. Dei 45 indagati, 34 erano liberi. Sono dodici le custodie cautelari ai domiciliari. Un ulteriore provvedimento ha riguardato un fiancheggiatore dell’organizzazione criminale resosi responsabile di concorso nell’omicidio di Gianluca Saponaro, avvenuto a Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, il 19 giugno del 2010. All’epoca era minorenne, pertanto il provvedimento e’ stato emesso dal gip del Tribunale competente di Lecce. I carabinieri hanno eseguito, inoltre, il sequestro d’urgenza, emesso dal pm nei confronti di alcuni degli indagati, di beni mobili e immobili, comprese due attivita’ commerciali e libretti postali, per un valore economico complessivo di circa 1 milione di euro.