Palermo, 4 dic. (askanews) - Maxioperazione antimafia stamani a Palermo, dove la Direzione Distrettuale Antimafia ha disposto il fermo di 46 persone sospettate di aver fatto parte di Cosa nostra. I carabinieri del Comando provinciale hanno smantellato quella che si ritiene essere stata la nuova “cupola”, ovvero il vertice di Cosa nostra, quella commissione provinciale palermitana che decideva le “linee guida” della mafia palermitana. Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, estorsioni consumate e tentate, fittizia intestazione di beni, concorso esterno in associazione mafiosa. In manette è finito anche quello che è ritenuto il “nuovo capo” della commissione provinciale, Settimo Mineo, capo mandamento di Pagliarelli.   I contenuti dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 di oggi al Palazzo di Giustizia di Palermo, alla presenza tra gli altri del procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, del procuratore di Palermo Lo Voi. Xpa

E’ un operaio edile di 26 anni il guidatore dell’auto che la sera del 25 agosto scorso ha investito un maliano che era su una bici ed e’ fuggito nel Brindisino. L’uomo e’ stato identificato e arrestato da carabinieri di Mesagne per omissione di soccorso, inottemperanza all’obbligo di fermarsi in caso di sinistro stradale e detenzione e ricettazione di arma. L’extracomunitario stava rientrando verso Brindisi quando e’ stato tamponato violentemente da un veicolo e scaraventato fuori dalla carreggiata, riportando gravi fratture agli arti inferiori. E’ ancora ricoverato con la prognosi riservata nell’ospedale Perrino di Brindisi. L’auto guidata dal 26enne, di proprieta’ di una persona estranea all’accaduto, e’ stata trovata in un garage con ancora segni evidenti dell’incidente stradale. Nella casa dell’uomo sono stati sequestrati un fucile con le canne mozzate e undici cartucce. Su disposizione della Procura l’arrestato e’ stato condotto nel carcere di Brindisi.