Tra le categorie più provate dall’emergenza Coronavirus ci sono sicuramente le partite Iva e i liberi professionisti. Ed è proprio a questi che, oggi, il Governo sta cercando di andare incontro, lavorando ad una proroga del bonus autonomi 600 euro e ad possibile un aumento dello stesso. Affinché tutto ciò sia possibile, però, sarà necessario far quadrare i conti e rivedere i requisiti di riconoscimento, limitando il numero dei beneficiari e rendendo più sostenibile la misura. Ma come? Vediamo le ipotesi al vaglio.
Bonus autonomi confermato anche maggio e giugno, una grande sfida per l’Italia
A presentare domanda per il bonus autonomi 600 euro sono state oltre 400 mila di persone. Non tutti hanno ancora ricevuto l’importo da parte dell’Inps (per i motivi che vi abbiamo spiegato qui), ma l’Istituto conta di ultimare i versamenti entro e non oltre lunedì 20 aprile.
Persino chi non è bravo in matematica, dando una rapida occhiata ai numeri, si rende conto di quanto stia costando caro allo Stato tutto questo. Ma l’Italia ha deciso di garantire aiuti concreti a tutti i cittadini in difficoltà, anche mettendo a dura prova l’Erario.
C’è però un’altra grande sfida che aspetta il nostro Paese, ovvero: posto che fino ad ora l’obiettivo principale è stato quello di rispondere prontamente alla situazione di crisi, nessuno sa se e quando l’emergenza sanitaria rientrerà e, pertanto, quello che bisogna fare adesso è capire come muoversi garantendo un sostegno ai cittadini che sia sostenibile anche per le finanze statali. È complesso, nessuno ha una soluzione, allora si stanno esaminando le varie ipotesi in campo, a partire da quella di continuare ad assicurare aiuti economici ai professionisti in difficoltà ma restringendo il campo degli aventi diritto.
Nuovo bonus autonomi, si pensa ad un aumento: da 600 a 800 euro
Il bonus 600 euro, almeno nella sua prima parte di vita, è stato riconosciuto indiscriminatamente ai possessori di partita Iva e ai liberi professionisti con redditi minori a 35 mila euro. L’indennità è arrivata anche sui conti correnti di quelli che pur vantando un reddito maggiore, comunque compreso tra i 35 mila e i 50 mila euro, hanno di fatto registrato minori entrate a causa dell’emergenza Coronavirus.
Le finanze dello Stato, come abbiamo già detto, sono tuttavia molto provate. Gli esperti al lavoro insieme al Governo, dunque, hanno capito che se l’Italia è intenzionata ad assicurare aiuti ai lavoratori in difficoltà, anche nei prossimi mesi, allora dovrà fare delle scelte.
Si va dunque verso una conferma del bonus autonomi per i mesi di maggio e giugno, ma non solo. Le ultime notizie trapelate da Palazzo Chigi sembrerebbero dare per certo un aumento dell’indennità da 600 euro a 800 euro. Per rendere questa operazione possibile, come abbiamo accennato sopra, sarà necessario ridurre la platea degli aventi diritto.
Nuovo bonus autonomi 800 euro: chi potrà richiederlo
A chi sarà allora riconosciuto il nuovo bonus autonomi 800 euro? Chi saranno le categorie di professionisti esclusi? Su questo Governo e opposizione si stanno ancora confrontando. Pare inoltre che la questione sia spaccando la stessa maggioranza.
La posizione prevalente vedrebbe l’indennità riconosciuta solo a chi nell’anno di imposta 2018 ha dichiarato redditi minori di 35 mila euro. A tutti gli altri, quindi, nei mesi di maggio e giugno il nuovo bonus non verrebbe accreditato.
Non è stato chiarito nulla, in fine, in merito alle modalità di accesso allo stesso. Non sappiamo pertanto ancora se i contribuenti saranno tenuti a presentare una nuova richiesta all’Inps o se sarà l’Istituto stesso a procedere sulla base dei dati già posseduti. Probabilmente nei prossimi giorni, o comunque entro la fine del mese, sarà il Governo a fornire ulteriori chiarimenti al riguardo.