“E’ stata confermata l’acquisizione della commessa Wind da parte di Almaviva su Sicilia e Lombardia, al tavolo nazionale dovranno essere discusse le soluzioni necessarie per garantire i livelli occupazionali e la tenuta salariale”. A renderlo noto, intervenendo cosi’ sulla vertenza Almaviva, e’ Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl Palermo-Trapani, che aggiunge “la battaglia, comunque continuera’ in sede ministeriale sulle regole degli appalti, sui passaggi di commessa e sulle gare al massimo ribasso”.
Il coordinamento delle Rsu Fistel Cisl di Almaviva Palermo, scrive in una nota “nella consapevolezza che la sola aggiudicazione della commessa Wind, non sarebbe comunque sufficiente da sola a risolvere tutte le criticita’ denunciate dell’Azienda, siamo pronti ad adoperarci in tutti i modi per trovare una soluzione congiunta e condivisa che scongiuri i 1500 licenziamenti paventati, pur tuttavia , ribadiamo di non essere disposti a trattare su soluzioni che derogano al contratto nazionale di categoria”. Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani conclude “riteniamo non piu’ rinviabile un intervento del governo nazionale che regoli un settore che e’ ormai in balia di logiche distorte e che conta piu’ di 80 mila addetti in tutto il paese e oltre 20 mila solo a Palermo”.
“La notizia dell’aggiudicazione della commessa Wind da parte di Almaviva per la Sicilia e la Lombardia e’ positiva. Speriamo pero’ che le condizioni di aggiudicazione della commessa non debbano far pagare un prezzo troppo alto ai lavoratori”. E’ quanto dichiarano il segretario Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso, e Rosalba Vella della segreteria Slc Cgil di Palermo. “Le perplessita’ di Slc nascono dal fatto che la commessa e’ stata aggiudicata con una riduzione del 14 per cento. Non sappiamo ancora quanto questo incidera’ sul salario dei lavoratori – aggiungono Rosso e Vella -. Almaviva ha chiesto subito un incontro con i sindacati, che avverra’ il 28 marzo, proprio per discutere di una ipotesi di accordo che recuperi la riduzione che Wind ha chiesto”.
La story-telling della vertenza di IlSudonLine