Una alleanza criminale tra due clan di due quartieri diversi, uno storico e un altro emergente, e il tentativo del secondo di espandersi in una porzione di territorio controllato da una terza potentissima organizzazione che ha determinato contrasti armati nella scorsa estate: è quanto accertato a Bari dai carabinieri del Comando provinciale e delle Compagnie di Modugno e ‘San Paolo’ che hanno eseguito 13 ordinanze cautelari, emesse dal gip del tribunale, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di altrettante persone sottoposte a fermo di indiziato di delitto eseguito il 5 dicembre scorso. Nei confronti di un quattordicesimo destinatario del fermo, pur riconoscendo la sussistenza del quadro indiziario, il giudice non ha disposto alcuna misura per carenza di esigenze cautelari. Quasi tutti i provvedimenti hanno riguardato esponenti ritenuti organici a due organizzazioni criminali del capoluogo e precisamente al gruppo Di Cosimo-Rafaschieri, operativo nel quartiere Madonnella e all’articolazione del quartiere San Paolo del potente clan Strisciuglio.
Un solo provvedimento è stato invece emesso nei confronti di un giovane ritenuto vicino al clan Parisi-Palermiti-Milella di Japigia. Le indagini, iniziate nello scorso gennaio, hanno documentato la sinergia criminale venutasi a creare tra il gruppo Di Cosimo Rafaschieri e gli Strisciuglio del rione San Paolo, facilitata dalla figura del latitante Giovanni Di Cosimo, 40enne, irreperibile dal mese di giugno del 2017, dopo essere evaso dalla detenzione domiciliare, dovendo scontare un residuo di pena per il delitto di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Nel corso delle indagini si è accertato che l’uomo si è rifugiato nella città di Durazzo, in Albania, da dove ha mantenuto i contatti con i componenti del clan rimasti nella città d’origine. In tale quadro, a partire da febbraio, sono sorti contrasti tra i Di Cosimo – Rafaschieri ed esponenti del clan Parisi -Milella-Palermiti del quartiere Japigia, in relazione ad una presunta manovra ordita dai primi nel quartiere Madonnella, finalizzata ad estendersi criminalmente nella porzione di territorio di quel quartiere sottoposto al controllo illecito dei secondi. Nel corso dell’estate, il conflitto, già latente tra i due gruppi, è deflagrato a seguito della discesa in campo degli esponenti degli Strisciuglio del quartiere San Paolo in ausilio dei Di Cosimo – Rafaschieri.