Gli uomini della Digos hanno eseguito 25 ordinanze misure coercitive personali nei confronti dei disoccupati del Movimento dei Bros. Le ordinanze sono state emesse dal gip del Tribunale Napoli, su richiesta del pm della locale Procura, perché i 25 Bros sono “ritenuti gravemente indiziati partecipazione delinquere finalizzata sistematica commissione delitti contro incolumità pubblica, O.P. e la pubblica amministrazione. Per 10 sono stati disposti gli arresti domiciliari. Per gli altri l’obbligo di non allontanarsi dal comune in cui risiedono. Le indagini hanno considerato essenzialmente attività delinquenziali realizzate tra marzo 2010 e le prime settimane del 2014 e si sono sviluppate tenendo presente la netta distinzione che intercorre tra gli atti di esercizio di diritti costituzionali, e comunque l’espressione del dissenso sociale pur in forme e modalità estreme da un lato, e dall’altro la regia di azioni delittuose inquadrate in una logica prettamente criminale  finalizzata al conseguimento di trattamenti privilegiati. Secondo gli inquirenti i disoccupati del Movimento Bros hanno perseguito modelli nefasti a lungo praticati, in passato, di sfruttamento clientelare di risorse da destinare alla tutela di interessi personali.