Il biotestamento ha fatto ieri il primo grande passo avanti. Ok ai primi due articoli, che rappresentano le fondamenta della legge con il si di Pd, 5Stelle, Mdp e Sinistra e la contrarietà di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Ap. Il primo articolo riguarda il consenso informato e il diritto di sospendere le cure anche nutrizione e idratazione: ha il via libera con 326 sì, 58 contrari e
6 astenuti. Il secondo parla del consenso informato per incapaci e minori: passa con 376 voti a favore, 22 no e 4 astensioni. Ma tre emendamenti in parte riscrivono la legge e mostrano la fragilità delle alleanze politiche quando si tratta di questioni etiche. Riguardano il criterio dei medici obiettori: il medico potrà rifiutarsi di staccare la spina. È l’unico momento in cui i cattolici di
Ap toccano palla. «Però con l’asse Pd-5Stelle non ce n’è per nessuno», commenta Paola Binetti, di Ap. Sta lavorando con Forza Italia (che però darà libertà di voto ) per mettere paletti e stop al biotestamento. Tuttavia ha condiviso l’emendamento di Mario Marazziti sul “non abbandono” del paziente che, anche se rifìnta le cure, va accompagnato con terapia del dolore e sedazione palliativa profonda. Marazziti è stato portavoce del la Comunità di Sant’Egidio, è ora presidente della commissione Affari sociali della Camera.