Il progetto
La Natura è prepotentemente presente nell’immaginario dell’artista contemporaneo, tanto da migrare dalla condizione di modello a quella di protagonista.
L’esposizione Biophilic (r)Evolution dell’artista Marina Taroni vuole essere una mostra dove la bellezza della Natura non sia fine a sé stessa, ma una ricerca di valori legata alla consapevolezza dell’Uomo di una riconciliazione improrogabile con la Grande Madre Terra. In una società che vive di apparenza, un ritorno alla Natura per riconnettersi con l’autentico.
La parola Biofilia significa “amore per la vita”, l’affinità innata e biologica dell’uomo con il mondo naturale. Gli esseri umani hanno il desiderio inconscio di connettersi con la natura che li circonda e il senso di benessere e terapeutico che si trova immergendosi nei paesaggi rimanda al nostro primordiale habitat.
Location: Botel 2.0-0
Botel 2.0-0 è uno spazio galleggiante off-grid (primo prototipo in Europa) posizionato nelle acque antistanti il lungolago di Porto Ceresio (Va) sulle rive del Lago di Lugano da un’idea di progetto diffuso che pone come obiettivo primario la totale sostenibilità del paesaggio e dell’ambiente, non producendo alcuna immissione in esso.
Botel contiene elementi biofilici: ha una stretta simbiosi con la natura circostante e la “rigenerazione” a bordo di esso è palpabile. Marina trasuda, attraverso le sue opere prive di alterazioni antropiche, una fascinazione chiaramente biofilica.
Una mostra site-specific, in cui il rapporto simbiotico tra contenuto e contenitore non potrà che permeare il visitatore fino a inebriarlo e trasportarlo nella dimensione biofilica: non una esperienza virtuale, ma un’esperienza autentica, epidermicamente sincera, per ritrovare il contatto con ciò che sta sotto di noi – Madre Terra – e sopra di noi – la Spiritualità.
Nota critica
a cura di Massimiliano Porro
Amore per la Natura, madre benevola che culla il mondo e l’essere umano. Una percezione dell’effetto biofilia è il ritorno a ciò che eravamo in epoca primordiale, un ricordo nascosto ma mai totalmente cancellato che riaffiora. È seme che germoglia dentro di noi regalandoci emozioni uniche, lasciando riemergere l’istinto arcaico.
L’esortazione verso questa Evoluzione che si contrae in Rivoluzione è presente nelle opere di Marina Taroni, grandi tele che si caricano di phatos, vere e proprie icone dall’alto valore etico, ben lontane dall’essere panorami da cartolina. I suoi paesaggi sono palcoscenici teatrali dove la Natura è protagonista nelle sue mutevoli e molteplici forme, manifestando la sua universale e sublime bellezza di fronte all’essere umano.
È un cammino altresì faticoso quello che l’artista propone nelle sue opere che vanno osservate, meditate e fatte proprie. Marina chiede al fruitore che la tela diventi una porta da varcare, un’opportunità per andare oltre ciò che siamo abituati razionalmente a vedere.
I titoli che le accompagnano e completano sono legati tra loro da un filo invisibile di simbolismo filologico e divengono appunto la chiave per aprire il passaggio tra materia e spirito.
L’umanità non è rappresentata perché è essenziale che si fonda totalmente in un sublime abbraccio con l’universo circostante alla ricerca della verità. È dunque una mancanza colma di un significato più profondo.
Il messaggio delle tele esposte su Botel 2.0-0, una location unica nel suo genere, a contatto con l’elemento liquido, è forte e potente. La Natura non è un luogo da visitare, è la nostra casa. E in questo rapporto di do ut des, l’artista chiede rispetto. Quel rispetto che ormai da troppo tempo è stato abbandonato in favore dello scellerato abuso delle risorse che sta soffocando il respiro della Natura che si sta facendo, via via, sempre più flebile e affannoso.
E nel Suono del Silenzio vibra il monito che dimenticare di prendersi cura di Lei è come dimenticare noi stessi.
Biografia
Marina Taroni nasce a Como nel 1960. Dopo gli studi linguistici si trasferisce a Milano e si occupa di giornalismo per oltre un ventennio.
Sensibile verso le tematiche ambientali, negli anni Duemila dà una svolta alla propria vita e si trasferisce in campagna a Besano (Patrimonio Mondiale dell’Unesco), “il paese dei fossili”, situato sul lago di Lugano. Da sempre interessata all’arte e alla pittura, inizia a dipingere nell’atelier del Maestro Michele Ferrari, dove sviluppa le proprie intuizioni e potenzialità creative e trova una personale via pittorica.
L’artista ha esposto in importanti spazi espositivi in Italia e all’estero: Milano, Venezia, Firenze, Roma, Lago di Como, Matera, Sardegna, New York, Dubai, Abu Dhabi, Parigi, Amsterdam, Barcellona, Principato di Monaco e le sue opere sono state esposte con artisti del calibro di Warhol, Dalì, Arman e poi ancora Lodola, Rotella e Kostabi, per citarne alcuni.
Le opere della pittrice Marina Taroni sono pubblicate all’interno del Catalogo dell’Arte Moderna – gli Artisti Italiani dal Primo 900 ad Oggi edito da Giorgio Mondadori | Cairo Media Group. L’artista è altresì presente nel prestigioso Atlante dell’Arte Contemporanea DeAgostini.
Vive e crea a Besano.
Patrocini
La mostra Biophilic (r)Evolution gode dei seguenti Patrocini:
Provincia di Varese, Comune di Porto Ceresio, Comune di Besano Sponsorship: Botel 2.0-0 Laboratorio S.A. Varese
Partner: Banca Mediolanum – Ufficio Consulenti Finanziari, Varese
Inaugurazione
Opening sabato 6 aprile 2019 alle ore 18.30 su invito
Curatela: dottoressa Gina Affinito (www.ginaaffinito.com)
Il testo critico è affidato al Prof. Massimiliano Porro, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Como
Reading di poesie a cura di Liliana Angela Grassi
Al vernissage saranno presenti:
Prof. Massimiliano Porro, storico dell’Arte Liliana Angela Grassi, poetessa
Sindaco di Porto Ceresio dottoressa Jenny Santi
Sindaco di Besano, dott. Leslie G. Mulas
Gaetano Gucciardo, socio fondatore Botel 2.0-0 diffuso dei laghi – Startup innovativa
Antonio D’Intino, european financial planner – F.O.B. Banca Mediolanum, Varese