Di SIMONA D’ALBORA
La tendenza è ormai quella: si spara meno a capodanno in tutta Italia e soprattutto gli italiani iniziano ad essere più prudenti. Dall’ultimo bilancio fatto dalla Polizia si evince che da due anni a questa parte non ci sono morti per i botti di fine anno e vi è un sensibile calo dei feriti di circa il 30%. In poche parole quest’anno hanno sono rimaste ferite 251 persone contro le 361 dello scorso anno. In calo anche il numero dei minori feriti, 68 contro gli 89 del 2014.
Maglia nera rimangono la città di Napoli e la Campania, il bilancio diffuso dalle forze dell’ordine parla di 71 feriti, di cui 48 solo nel capoluogo campano e diminuiscono anche i ferimenti dovuti all’uso di armi da fuoco, 7 rispetto agli 11 deell’anno scorso. In calo anche la gravità delle lesioni subite: i casi più seri sono 12, 4 in meno rispetto all’anno scorso. E fin qui la buona notizia, anche se quando si tratta di persone che volontariamente mettono a rischio la propria incolumità o quella di minori, si può parlare relativamente di buona notizia. Danni lievi o gravi, sempre si parla di lesioni, traumi, amputazioni e ustioni. Le parti più colpite sono le mani (frequenti sono le fratture o le amputazioni di dita o falangi), il volto, le parti basse ed il collo.
Nei giorni scorsi le forze dell’ordine sono state impegnate in operazioni di sequestro di botti illegali ed il bottino non è stato magro: 1.514 lanciarazzi, 6 armi comuni da sparo, 69.907 munizioni, 429 kg di polvere da sparo, 63.049 kg di manufatti appartenenti alla IV e V categoria Tulps, 2.648 di manufatti recanti la marcatura “CE”, 1568 kg di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie Tulps o “CE” e altri 282.809 pezzi di articoli pirotecnici di varia natura.
A Napoli lo scoppio di alcuni petardi ha fatto in parte crollare l’androne di un palazzo a Barra. Mentre è ricoverato all’ospedale pediatrico Santobono un bambino di dieci anni, il piccolo sarebbe stato colpito da un botto esploso in strada a Secondigliano, periferia di Napoli, dove risiede con la famiglia. La prognosi è di 20 giorni ma rischia di perdere un occhio, le vittime gravi sarebbero tre, compreso il bambino e un uomo di 37 anni in prognosi riservata.
Tredici i feriti in provincia di Salerno; nove in quella di Caserta e uno a Avellino. Intanto, proseguono gli accertamenti della polizia per stabilire la precisa dinamica di quanto accaduto nel quartiere Barra, dove l’esplosione di un pacco di petardi ha causato il crollo parziale dell’androne di un edificio.