È stato un cicerone d’eccezione, ossia lo stesso sindaco di Catania Enzo Bianco, a guidare i ragazzi dell’Oratorio San Filippo Neri di via Teatro Greco alla scoperta di Palazzo degli elefanti. Il Sindaco aveva invitato i ragazzi e le loro famiglie a visitare quello scrigno di tesori che è il palazzo comunale durante la sua visita all’Oratorio nell’ottobre scorso, quando aveva assistito a uno spettacolo teatrale. In quell’occasione aveva promesso che sarebbe stato lui stesso, con il cerimoniere del Comune Luigi Maina, a illustrare ai ragazzi le meraviglie d’arte custodite nel Municipio. Bianco ha parlato loro della visita di Giovanni Paolo II a Catania parlando dell’artistico seggio sul quale sedette, conservato nel Palazzo degli elefanti. Ha illustrato i quadri di Giuseppe Sciuti, a cominciare da quello dedicato al martirio di Carlo Pisacane, li ha portati a vedere la collezione di elefanti nella stanza del Sindaco e infine, nel Salone Bellini, ha risposto alle domande dei piccoli cittadini con la sua compagna Amanda Succi, il direttore dell’Oratorio Giuseppe Salamone e la giornalista Valeria Maglia che si occupa, da volontaria, dei bambini.
Gustose le considerazioni emerse dall’incontro: uno dei bambini ha chiesto al Sindaco se, visto che aveva definito il Palazzo degli elefanti la casa di tutti i cittadini, poteva venirci ad abitare. Un altro ha chiesto a Bianco, noto per la sua passione culinaria, di cucinare per loro, ricevendo assicurazione che sarebbe stato fatto. Amanda Succi ha poi risposto alla richiesta di una nuova visita che andrà a trovarli per scoprire quali sono i loro sogni per la Catania del domani. Si è parlato a lungo anche della festa di Sant’Agata. Maina, in qualità di presidente delle Feste Agatine, ha promesso che il 28 gennaio la candelora dei fiorai passerà davanti l’Oratorio e il Sindaco ha confermato che porterà uno dei bambini con lui sulla Carrozza del senato.
“Ho trascorso – ha detto Bianco – un pomeriggio magnifico: questi bambini educatissimi, che spesso vivono una condizione non facile, mi hanno insegnato a guardare con speranza al futuro di questa città, indicandomi la via del sorriso e della gioia di vivere. Voglio dire grazie sia a questi splendidi ragazzi e sia alle loro famiglie e ai loro educatori”.