Una mostra ricca di spunti che permette di leggere con prospettive diverse le opere di Damiano Durante, in arte Kosma, quella che prenderà il via il 7 novembre presso il complesso monumentale di San Severo al Pendino a Napoli.
L’artista, già noto alle critiche internazionali , con la sua personale “ Beyond the frame “, offre una duplice occasione: da un lato l’esposizione di opere da leggere come in un percorso di vita in un panorama cronologico fatto di esperienze continue vissute, dall’altro vi è l’opportunità di conoscere un versante ignoto dell’animo dell’artista e del suo interesse per la produzione artistica, che solo in apparenza diverge dalla sua spiccata personalità dove la struttura narrativa del dipinto e il colore si fondono e si sovrappongono con eleganza e precisione.
Le sue nature morte rappresentano un tumultuoso desiderio di portare la mente oltre il possibile, di immaginare l’inconcepibile: sono idee in eterno movimento, come se l’artista si ponesse “dietro le quinte” di un mondo arcano e imprevedibile,tanto ingestibile , e dove la natura è protagonista assoluta e costringe a porre lo sguardo verso il nuovo, verso l’inatteso.
Il linguaggio espressivo di Kosma si va sempre più perfezionando e diviene sempre più essenziale mantenendo un grande equilibrio e raffinatezza senza cadere in eccessivi razionalismi. Il dialogo con la natura è per l’artista una condizione primordiale: egli stesso è uomo, quindi natura e frammento di essa nello spazio infinito dove con abilità, maestria e grande umiltà, l’autore penetra nelle profondità segrete del pensiero e della natura fino a raggiungere la legge primaria che alimenta l’evoluzione e la metamorfosi.
Tecniche perfette di trasparenze, giochi di luce, dipinti a volte di forte impatto con risvolti a volte drammatici che molti critici potrebbero definire come “arte degenerata” : i realtà ci troviamo ad ammirare opere di elevato contenuto artistico e morale che forniscono al visitatore nuove occasioni di paragone e ulteriori sputi di riflessione.