Antonio Bassolino
Le prossime elezioni regionali sono sotto il segno dell’incertezza. Ancora incerte sono infatti le alleanze, sia per il centro sinistra che per il centro destra, e incerti sono anche gli scenari futuri. Eppure ancora sette mesi fa poteva esserci un’altra e meno incerta strada. Per il PD vi erano tutte le condizioni per poter vincere con relativa tranquillità. Si poteva, prima delle candidature formali di De Luca e Cozzolino, lavorare per un candidato condiviso e per primarie confermative. È chiaro che bisognava coinvolgere pienamente De Luca e Cozzolino in questo sforzo unitario. Ma nessuna iniziativa è stata assunta in questa direzione e una volta decise le primarie e anche la data (anzi le date ballerine) era evidente che un nuovo candidato si poteva aggiungere ma non sostituire agli altri. Si è dunque andati a primarie vere e competitive. L’esito è chiaro e non era affatto imprevedibile. Cozzolino ha avuto un ottimo risultato e il suo 44% è davvero tutto merito suo, di un ormai da tempo proprio radicamento territoriale. De Luca ha vinto grazie ad una lunga ed efficace campagna e ad un risultato enorme in provincia di Salerno che da solo colma e supera lo svantaggio a Napoli e in gran parte del territorio regionale. Lo stesso astensionismo della città lo ha favorito e ha poi potuto contare su un più largo sistema di alleanze e di voti, dai Casillo a Paolucci. Tutti hanno il dovere di rispettare questo esito e tra i primi lo ha fatto, con giusto stile, Andrea Cozzolino. Naturalmente il voto non cancella, anzi rende ora più stringente il nodo della Severino, che è discutibile sulla decadenza di sindaci condannati in primo grado per abuso di ufficio, ma che intanto e oggi è legge dello stato
Questo nodo, qualunque sia la risposta che si pensa di dare, deve essere affrontato dal gruppo dirigente centrale: la Severino è tema generale e nazionale. Influisce sulla campagna elettorale (ne sarà un tema centrale) e soprattutto rende nebuloso il dopo voto. Si decide di correre i possibili rischi? I militanti del PD hanno tutti allora il dovere di sostenere De Luca. Una riflessione nazionale, fatta assieme a De Luca in primo luogo e a Cozzolino e Di Lello, appare comunque doverosa. Ai cittadini della Campania è giusto dare un messaggio chiaro.