Costretta a prostituirsi dal fidanzato, anche quando era incinta, perché i soldi per acquistare la droga non bastavano mai. Poco più che ventenne, una studentessa del barese era stata inghiottita da mesi in una spirale di feroce cieca inumanità. La sua mamma, un anno fa, aveva denunciato ai Carabinieri la sua scomparsa ed era preoccupata dalle cattive compagnie della figlia. Ma il giorno dopo lei era ricomparsa e l’aveva tranquillizzata. Qualche settimana dopo, però, nei pressi della stazione di Bari, una pattuglia l’aveva sorpresa in auto con un giovane che rivelò di aver pagato 120 euro per accordarsi con lei dopo aver risposto a un annuncio su internet. Pedinamenti, intercettazioni e dichiarazioni raccolte dai Carabinieri e dalla Procura hanno composto il mosaico dell’orrore. La ragazza, anche lei con problemi di droga, sarebbe stata assoggettata fidanzato 25enne tossicodipendente che l’avrebbe indotta a prostituirsi in varie località delle province di Bari e Brindisi, lasciandola talvolta anche a digiuno per costringerla a farlo sempre di più.