Di FAUSTA TESTAJ’
Per Questa XIV Edizione l’Ortigia Film Fest ha scelto come Madrina la giovane ma già candidata al David di Donatello come Migliore attrice Protagonista per il film “Freak Out” di G. Mainetti Aurora Giovinazzo.Aurora che ha iniziato la sua carriera a soli 4 anni dividendosi tra spot , fictions tv e cinema vanta nel suo curriculum anche la partecipazione alla Fiction “Caterina e le sue figlie” accanto alla indimenticabile V. Lisi. A Settembre la potremo vedere sul grande schermo interpretare Irene, il personaggio dell’opera prima di Mangiasciutti.
- All’OFF14 sei in veste di Madrina come affronterai questo compito importante
R: Sicuramente col sorriso come mi hanno insegnato ma anche con umiltà, la prima volta come Madrina effettivamente è particolarmente emozionante, non me lo aspettavo, pensavo che mi offrissero di tutto fuorchè di fare la Madrina anche se non sarò come si aspettano tutta perfettina e femminilità, io sono l’opposto, però mi fa molto piacere essere qui perchè questo vuol dire che in qualche modo ho colpito qualcuno, ringrazio la Sig.ra Paola Poli che mi ha invitata e se posso vantarmi un pochino sono orgogliosa di me stessa perchè,sempre con quel pizzico di umiltà, è importante avere un pò di autostima sono orgogliosa perchè so che sto facendo un bel percorso, ho preso una bella strada e spero continui ad essere sempre in salita anche se è un pò faticoso però se uno non fatica a 20 anni quando?
- La tua strada è veramente in salita infatti già sei stata candidata ai David di Donatello come migliore attrice Protagonista per Freak Out
R: Si, però al di la dei premi io sono contenta perchè sto facendo quello che amo e non sempre i giovani hanno quest’opportunità quindi io mi sento particolarmente fortunata e privilegiata
- Una scena di Freak Out che mi ha colpita particolarmente è quella in cui Matilde prende Coscienza di poter dominare i suoi super poteri quanto ci avete lavorato a questa scena
R: A dire il vero è venuto tutto molto, non semplice, però naturale, sicuramente ho lavorato sul personaggio di Matilde soprattutto sulla sua fragilità in questa scena lei, soffrendo si rende però conto che può controllare i suoi poteri e ci si fionda anche perchè lei non vedeva l’ora di riuscire a controllare questi poteri avendo vissuto un’infanzia e un’adolescenza senza poter toccare nessuno e quando ci riesce è tanta roba per una ragazzina di 14 anni.
- Io lo trovo un film anche molto poetico, fantasioso
R: Abbastanza, si riesce a viaggiare con la mente pur rimanendo attaccati alla realtà, infatti questo ruolo mi è piaciuto particolarmente con Matilde abbiamo percorso un anno e mezzo insieme ed io sono cresciuta con lei un pò di lei l’ho tenuta insieme a me G. Mainetti mi ha dato modo, dato che io sono un pò rozza come ragazza nella vita, di inserire in me quel fiore di Matilde e rendermi un pò più fragile infatti mò dopo Matilde piango sempre.
- Tu hai anche una sorella attrice Domiziana che ha ricoperto il ruolo di Elena in “Un medico in Famiglia” tra di voi c’è stata mai competizione?
R: Zero, siamo state brave noi ma ancor prima i nostri genitori che hanno mantenuto le 2 strade belle, accese, colorate per entrambe non ci hanno messo mai in competizione.
- Nemmeno ora che tu con Freak Out hai avuto un grande successo?
R: Mia sorella ha raggiunto l’obiettivo più bello della sua vita avere 2 figli in 2 anni , adesso che è mamma è felice e non mira più alla recitazione come un tempo, ora il suo progetto di vita è proteggere questi sacchetti di carne e portarli avanti donandogli amore anche perchè mia sorella quando a 12-13 anni lechidevano cosa volesse fare da grande lei rispondeva la mamma.
- Tu sin da piccolissima hai iniziato a fare spot tv per la Geox, la Paluani
R: Si, allora non mi piace dire che lavoro da 17 anni però ho iniziato a conoscere il set da 17 anni, ero proprio piccolina poi da adolescente l’ho iniziato a vedere come un mio futuro lavoro
- Però non era la tua aspirazione sono stati i tuoi genitori ad istradarti verso questa carriera
R: Beh mia madre mi ha indirizzato non era chiramente una scelta mia, non ero in grado d’intendere e di volere, però lei ci ha visto lungo anche se io non dico ora a 20 anni ho iniziato la mia carriera , è questo che vorrò fare nella vita perchè può andare bene come può andare male, chiaramente il mio obiettivo è questo anche se la strada è vero me l’ha indirizzata mia madre mano nella mano mi ha accompagnata fino a quando poi ad un certo punto mi sono staccata io.
- Da poco hai finito di Girare l’Opera Prima di Magnasciutti “l’Uomo sulla Strada”si può sapere qualcosa del tuo personaggio
R: Certo, devo dire che è molto simile al personaggio di Matilde, Irene la protagonista, è cresciuta negli anni con un senso di colpa sentendosi in dovere di trovare l’uomo che quando lei aveva 8 anni ha ucciso suo padre in un incidente stradale, purtroppo questo pirata della strada non è mai stato preso e lei passa 10 anni con questo dolore, questa frustrazione perchè lo vuole trovare ad ogni costo e questi suoi sentimenti si trasformano spesso in aggressività che lei sfoga nei confronti della madre, che nel frattempo, com’è giusto che sia, si è rifatta una vita con un’altra persona e ci ha fatto anche un’altra bambina, Irene questa cosa non l’ha mai digerita lei però non si scontra solo con la madre si scontra anche con altre persone perchè chiaramente è una ragazza un pò fuori dalle linee è un personaggio aggressivo ma nello stesso tempo fragile perchè chi è aggressivo in un modo o nell’altro lo è perchè nasconde una fragilità