Un negozio belga ha perso una causa ed e’ stato costretto a pagare oltre 13.000 euro in danni a un uomo, che non era stato preso per un lavoro, per il quale si cercava invece una donna. L’uomo in questione ha presentato un reclamo all’Istituto per la parita’ tra uomo e donna (Iefh), che ha vinto il caso in un tribunale del lavoro. Respingendo la candidatura da stock manager, il negozio di abbigliamenti – che si trova a Louvain, vicino Bruxelles – ha spiegato di “cercare una collega donna”. Per ragioni legali, ne’ il negozio, ne’ l’aspirante impiegato sono stati menzionati. La somma che dovra’ essere versata all’uomo (13.289 euro) rappresenta circa sei mesi dello stipendio, lordo, che avrebbe guadagnato se assunto. Al negozio, inoltre, e’ stato imposto di pagare un euro simbolico allo Iefh. Non si tratta di un caso isolato. Un avvocato dello Iefh, Pauline Loeckx, ha raccontato alla Bbc che l’anno scorso ha trattato 50 casi di discriminazione nel corso di colloqui di lavoro, presentati da uomini e altri 60 da donne.