Con una interrogazione a prima firma di Maurizio Buccarella, i parlamentari pugliesi M5S chiedono chiarimenti al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sul licenziamento (una settimana fa) del giornalista dell’emittente Blustar Tv, Luigi Abbate. Il giornalista balzò alle cronache nazionali per una intercettazione tra il presidente Nichi Vendola e il responsabile delle relazioni esterne dell’Ilva, Girolamo Archinà, in cui il governatore della Puglia sogghignava ricordando il video in cui ad Abbate, dopo aver chiesto conto dei tumori a Taranto al padron Riva, veniva sottratto il microfono proprio da Archinà. “Senza entrare nel merito di dinamiche e decisioni proprie di una emittente privata – dichiarano i senatori Maurizio Buccarella, Daniela Donno, Lello Ciampolillo, Barbara Lezzi e i deputati Giuseppe L’Abbate, Diego De Lorenzis, Giuseppe D’Ambrosio, Francesco Cariello, Emanuele Scagliusi, Giuseppe Brescia – ci sembra strano che un giornalista di indubbia onestà intellettuale che con il suo ottimo operato ha sicuramente reso celebre e conosciuta quella stessa televisione locale, venga allontanato improvvisamente”.
Secondo i parlamentari “appare ulteriormente preoccupante come questo licenziamento segua, sebbene a distanza, dichiarazioni sconcertanti dell’on. Pelillo. Il deputato del Pd, durante una puntata televisiva in diretta, condotta proprio da Abbate, in una fase concitata di scambio di opinioni su uno dei decreti Ilva, ha riferito parole quali ‘L’editore lo sa? Domani parlerò con l’editore. Voglio sapere se anche lui è d’accordo’. (…) Esse, sono da ritenersi ancora più gravi, ammesso sia possibile, proprio perché a Taranto l’affidabilità, l’onestà e l’attendibilità dei politici e dei giornalisti è stata già messa fortemente in dubbio dalle vicende rivelate dalla magistratura che hanno mostrato un intreccio di interessi (…)”. Senatori e deputati pugliesi di M5S chiedono a Renzi se “il governo non ritenga che le dichiarazioni dell’on. Pelillo rappresentino una grave minaccia alla libertà di stampa”. Il premier dovrà anche dichiarare quali “iniziative si intendano assumere, nelle opportune sedi normative, al fine di garantire un’informazione libera ed indipendente da ogni gioco di potere, affinché ogni cittadino possa essere messo a conoscenza dei fatti quando questi sono opportunamente documentati”. I parlamentari auspicano infine “che l’on. Pelillo chiarisca pubblicamente le sue affermazioni in diretta televisiva, prima della risposta del governo all’interrogazione parlamentare”.