Il Senato ha approvato ieri sera la riforma della Rai. Manda in soffitta la legge Gasparri e definisce il perimetro della nuova azienda, guidata da un amministratore delegato, Antonio Campo Dall’Orto, che avrà ampi poteri sulle nomine e altre importanti deleghe operative. L’intenzione è di farne un’azienda «normale». Entro gennaio è atteso un ampio ricambio di direttori. Nelle stesse ore, con il varo della legge di Stabilità, arriva a destinazione anche il meccanismo del nuovo canone (100 euro), che finirà nella bolletta, spalmato in dieci rate: secondo uno studio di Mediobanca, il recupero di evasione porterà nelle casse di Viale Mazzini fino a 420 milioni in più (+ 26%).