Faccio un appello a recarsi negli studi solo dopo aver contattato i pediatri telefonicamente ed aver concordato la visita. Questo perché vogliamo tendere al rischio zero sia per i piccoli pazienti che per il personale sanitario”.
Sono considerazioni, quelle del presidente nazionale della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Antonio D’Avino, utili a evitare sia la corsa agli studi sia a tranquillizzare le famiglie prima di giungere a conclusioni non aderenti al vero.
“Mi riferisco soprattutto ai casi che riguardano i bambini con febbre e tosse. I genitori contattino sempre prima telefonicamente il pediatra e si lascino guidare da lui. Una volta aver conosciuto i sintomi, sarà il medico ad indicare la via più opportuna da seguire”.
Quindi, la regola è quella di mantenere sempre la calma e di affidarsi agli specialisti della sanità. Evitando di affollare i poli pediatrici e relazionandosi sempre con il pediatra di fiducia. “Il Triage telefonico è indispensabile per tutelare tutti. Non possiamo rischiare di ritrovarci con il personale sanitario decimato dall’epidemia. In questo momento l’unico modo per difendere medici, infermieri e bambini è quello di limitare i contatti e rimanere fiduciosi – sottolinea il presidente Fimp Antonio D’Avino. – Mi rivolgo ai genitori: non allarmatevi e ascoltate le indicazioni di chi ha a cuore la salute dei vostri figli e tutto andrà bene”.