Fermato l’ivoriano: aveva i pantaloni della vittima sporchi di sangue. Rosita Solano attacca il governo: “Non dovevano morire così, per due cellulari”. Il nipote: “Razzismo, non so cosa accadrà nei prossimi giorni”.
“Il governo italiano, il popolo italiano è messo in balia di tutta questa gente – ha aggiunto – perchè non fanno altro che accogliere, accogliere ma non si accoglie per accogliere. Vengono qui a rubare, ad ammazzare. Il governo, i ministri chi lo sa, prendono soldi in cambio di questi umani e poi rimangono in Italia, a fare che cosa? Ad essere accolti nei centri di accoglienza dove sputano sul piatto che gli si viene dato? Vengono a maltrattare le persone che li ospitano? Vogliono questo, vogliono quello…”.
“Non dovevano morire così, ammazzati. Per che cosa? Per due cellulari, per una telecamera, per un computer? No… mio padre non aveva niente, nè cassaforte, nè niente. Ma anche se l’avesse avuta, se la portavano, li lasciavano legati, imbavagliati, ma vivi. E invece no: cosa avevano fatto questi poverini? Una vita di sacrifici per costruirsi una casa. Adesso che l’avevano finita se la potevano godere e invece no…”. “La mia nipotina, la figlia di mia sorella Manuela, è viva per caso: l’altra sera sarebbe dovuta andare a dormire a casa dai nonni. Se fosse stata con loro avrebbero ucciso anche lei”, rivela Rosita Solano.