E’ dilagante il pensiero anti-meridionalista che si sta diffondendo sulle piattaforme social.
Ciò che preoccupa maggiormente è che ad alimentare l’odio e la discriminazione territoriale siano personaggi pubblici, politici e/o giornalisti.
E’ il caso ad esempio di Daniele Martinelli, ex membro del gruppo comunicazione della Camera per il Movimento 5 stelle, secondo il quale bisognerebbe riformare il metodo di selezione per le forze armate perché vi sono troppi meridionali, che, secondo lui, sporcano il prestigio delle istituzioni.
“Urge una riforma radicale del metodo di selezione dei candidati a quello che sembra un rifugio soprattutto per Meridionali in cerca di stipendio fisso, più che una vocazione alla legalità e al patriottismo.” Si legge in un post, datato 22 luglio, pubblicato dal blogger Martinelli.
“Questo antimeridionalismo militante e mediatico ci ha stufati, è arrivato l’ora di far cessare questo fenomeno, spesso originato da un odio insensato ed immotivato, altre volte causato da una sorta di invidia nei confronti del popolo meridionale, che nonostante i tanti problemi, e i tanti attacchi subito, riesce andare avanti a testa alta e sorridendo. Ora pretendiamo da Martinelli le scuse al Sud, ma che siano scuse sincere sulle quali ci auguriamo possa riflettere. Purtroppo il veleno che i vari Salvini, Feltri e Bossi hanno diffuso ha creato danni terribili e ne continueremo a pagare le conseguenze a lungo”- è stata la replica del Consigliere Regionale dei Verdi-Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli.