Finanziamenti per 440 milioni a 850 imprese delle regioni del Sud (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) per investimenti innovativi ed efficientamento energetico. Il ministero dello Sviluppo economico informa di aver concluso – nel rispetto del termine di scadenza della Carta degli aiuti a finalità regionale -, le attività di concessione delle agevolazioni a favore delle imprese che hanno presentato domanda a valere sui bandi, collegati alla programmazione comunitaria 2007/2013, “Investimenti innovativi” ed “Efficienza energetica” nelle Regioni obiettivo Convergenza. L’ammontare delle agevolazioni concesse sfiora i 440 milioni di euro, in favore di oltre 850 imprese. Le agevolazioni, sotto forma di finanziamento rimborsabile, coprono il 75% dei costi totali ammissibili dei programmi e consentiranno di realizzare investimenti tecnologicamente avanzati o per la riduzione del consumo di energia primaria, per un ammontare complessivo pari a oltre 570 milioni di euro, con un conseguente impatto positivo sulla competitività e sullo sviluppo tecnologico del territorio.
Entrambi i bandi – informa il ministero – hanno riscontrato una grande partecipazione da parte delle imprese, con oltre 1.100 domande presentate. Per far fronte al maggior fabbisogno finanziario, le risorse del bando “Investimenti innovativi”, inizialmente pari a 150 milioni di euro, sono state incrementate dal Mise di ulteriori 189 milioni, portando così la dotazione finanziaria complessiva disponibile per i due interventi a 439 milioni di euro. Di particolare interesse per le imprese beneficiarie sono le nuove modalità di erogazione. Gli strumenti agevolativi prevedono (accanto alla modalità tradizionale di erogazione delle agevolazioni a fronte di titoli di spesa quietanzati) anche la possibilità per il ministero di procedere al pagamento diretto dei fornitori dei beni d’investimento, attraverso uno specifico contratto di conto corrente, denominato “conto corrente vincolato”, per la cui definizione è stata stipulata un’apposita convenzione con l’Associazione bancaria italiana (Abi). Tale meccanismo consente alle imprese di non dover anticipare con proprie risorse la quota d’investimento coperta dall’agevolazione e, nel contempo, rende possibile l’integrale tracciabilità dei flussi finanziari originati dalla misura agevolativa.