“Sono passate tre settimane dall’accordo farsa sottoscritto al Ministero per lo Sviluppo economico con Almaviva e i sindacati per la salvaguardia dei posti di lavoro, ma le cose vanno sempre peggio”. Lo dice Gennaro Saiello, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Attività produttive.
“Entro il 30 giugno i dipendenti dovranno decidere se accettare la proposta fatta loro di uscire ‘volontariamente’ dall’azienda in cambio di un incentivo risibile di mille euro lordi – afferma – nel caso in cui non accettassero, avrebbero diritto, al termine dei sei mesi di contratto di solidarietà, a un’integrazione salariale fino a 12 mensilità”.
“E’ la dimostrazione che quell’accordo non ha prodotto nulla visto il comportamento dell’azienda – aggiunge – a dimostrazione che l’azione comunicativa del Pd, attraverso i proclami lasciati sui social a ridosso delle elezioni amministrative – sottolinea – era strumentale per ragioni di propaganda elettoralistica”.
“Avevamo individuato una soluzione, con la nostra mozione approvata all’unanimità in Consiglio Regionale a tutela dei lavoratori del comparto – ricorda – la Regione avrebbe dovuto solo chiedere fondi già esistenti al Mise e invece non ci risulta alcun interessamento”.
“La nostra azione a tutela dei lavoratori si affianca a quella dei parlamentari – sottolinea – Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha rivolto una interrogazione a risposta scritta ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico”. “Di Maio chiede in che modo il Governo intenda agire per far rispettare gli impegni presi – conclude – speriamo che arrivino risposte perché in ballo c’è la sorte di 3000 lavoratori, di cui 400 solo a Napoli”.