L’allarme è stato lanciato alle 18.53 del 2 Marzo quando sugli schermi radar nella torre di controllo dell’aeroporto di Malpensa si è accesa una luce che nessuno aveva previsto. I radar avevano rilevato la
presenza di un oggetto volante non identificato che girava in circolo circa 6 km a sud dell’aeroporto miceli tra
Nosate, Turbigo e Castano Primo. Sicuramente non si trattava di un aereo, forse era un elicottero. Tutti i tentativi di contattare il pilota sono però risultati vani. E a quel punto è scattata la procedura di sicurezza. Gli aerei che atterrano a Malpensa arrivano da sud seguendo rotte precise. C’era il concreto rischio che qualche
oggetto finisse per trovarsi davanti al muso quell’oggetto, qualsiasi cosa fosse. In attesa di capire qualcosa di più meglio quindi chiudere lo spazio aereo e dirottare i voli in arrivo altrove. Risultato: tre aerei sono stati lasciati a girare in tondo sopra Malpensa in attesa di istruzioni. Altri due dopo aver girato per un po’ sono
stati dirottati uno a Linate e l’altro all’aeroporto bergamasco di Orio al Serio. L’emergenza è durata poco
meno di un’ora. Alle 19.38 la luce sul radar si è spenta, segno che l’oggetto si era allontanato. Le rotte erano
sgombre, lo spazio aereo è stato quindi stato riaperto e gli aerei hanno ripreso ad atterrare. A parte qualche
ritardo, l’emergenza si è risolta nel migliore dei modi.
Resta da capire cosa abbia volato nella zona colpita. La decisione di chiudere lo spazio aereo è stata presa da ENAV e ENAC, SEA ne ha preso atto. Dell’indagine si occuperà Polaria che fin dal primo istante ha cominciato ad avviare le verifiche del caso. L’ipotesi più probabile, confermata anche da almeno un avvistamento nella zona di Nosate è che a invadere lo spazio aereo sia stato un elicottero. Qualcuno ha però
ipotizzato che potesse trattarsi di un drone abbastanza grosso da essere individuato dai radar. Di certo a sud di Malpensa non volavano né aerei né dischi volanti. Proprio le dimensioni dell’oggetto non identificato avrebbero sconsigliato l’avvio della procedura standard prevista nel caso un aereo entri senza autorizzazione
dello spazio aereo italiano. In quel caso l’allarme sarebbe stato gestito direttamente dal centro operativo NATO di Torrejon in Spagna che ha il controllo su tutto quello che vola a sud delle Alpi. Valutata la situazione Torrejon avrebbe poi eventualmente chiesto l’intervento degli Eurofighter del Quarto Stormo che sono di stanza a Grosseto. Una manciata di minuti e gli Eurofighter sarebbero arrivati sopra la brughiera. In pratica quello che era successo nel marzo 2018 quando tutti in Lombardia e Piemonte avevano sentito il boom che i
caccia avevano provocato andando a intercettare a velocità subsonica un Boeing di Air France che non
rispondeva alle torri di controllo. Stavolta non ce n’è stato bisogno. Durante l’emergenza tra Castano e Nosate sono state avvistate parecchie pattuglie di carabinieri della compagnia di Legnano, ma in serata
dell’elicottero ancora nessuna traccia.
Fonte:
https://www.prealpina.it/
pages/malpensa-avvistato-ufoaerei-
dirottati-189293.html
https://www.cdt.ch/ticino/confi
ne/ufo-sopra-malpensa-volidirottati-
DK941731